Della 13° settimana del Tempo Ordinario.
Santi Pietro e
Paolo, apostoli.
Prima lettura.
Quello che ho te lo
do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!
Dagli Atti degli
Apostoli (3,1-10)
In quel tempo il re
Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa.
Fece uccidere di spada
Giacomo, fratello di Giovanni.
Vedendo che ciò era
gradito ai Giudei, fece arrestare anche Pietro.
Erano quelli i giorni
degli Àzzimi.
Lo fece catturare e lo
gettò in carcere, consegnandolo in custodia a quattro picchetti
di quattro soldati
ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua.
Mentre Pietro dunque
era tenuto in carcere, dalla Chiesa saliva incessantemente
a Dio una preghiera
per lui.
In quella notte,
quando Erode stava per farlo comparire davanti al popolo, Pietro,
piantonato da due
soldati e legato con due catene, stava dormendo, mentre davanti
alle porte le
sentinelle custodivano il carcere.
Ed ecco, gli si presentò
un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella.
Egli toccò il fianco
di Pietro, lo destò e disse: «Àlzati, in fretta!».
E le catene gli
caddero dalle mani.
L'angelo gli disse:
«Mettiti la cintura e légati i sandali».
E così fece. L'angelo
disse: «Metti il mantello e seguimi!».
Pietro uscì e prese a
seguirlo, ma non si rendeva conto che era realtà ciò che stava
succedendo per opera
dell'angelo: credeva invece di avere una visione.
Essi oltrepassarono il
primo posto di guardia e il secondo e arrivarono alla porta
di ferro che conduce
in città; la porta si aprì da sé davanti a loro.
Uscirono, percorsero
una strada e a un tratto l'angelo si allontanò da lui.
Pietro allora,
rientrato in sé, disse: «Ora so veramente che il Signore ha mandato il suo
angelo
e mi ha strappato
dalla mano di Erode e da tutto ciò che il popolo dei Giudei si attendeva».
Parola di Dio.
Seconda lettura.
Dio mi scelse fin
dal seno di mia madre.
Dalla lettera di san
Paolo apostolo ai Gàlati (1,11-20)
Figlio mio, io sto già
per essere versato in offerta ed è giunto il momento che
io lasci questa vita.
Ho combattuto la buona
battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede.
Ora mi resta soltanto
la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto,
mi consegnerà in quel
giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno
atteso con amore la
sua manifestazione.
Il Signore però mi è
stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare
a compimento
l'annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così fui
liberato dalla bocca
del leone.
Il Signore mi libererà
da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno;
a lui la gloria nei
secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio.
Vangelo.
Pasci i miei
agnelli, pasci le mie pecore.
Dal Vangelo secondo Giovanni
(21,15-19) anno dispari.
In quel tempo, Gesù,
giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi
discepoli: «La gente,
chi dice che sia il Figlio dell'uomo?».
Risposero: «Alcuni
dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa
o qualcuno dei
profeti».
Disse loro: «Ma voi,
chi dite che io sia?».
Rispose Simon Pietro:
«Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse:
«Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né
sangue te lo hanno
rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.
E io a te dico: tu sei
Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le
potenze degli inferi
non prevarranno su di essa.
A te darò le chiavi
del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà
legato nei cieli, e
tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
La Chiesa celebra con solennità,
oggi, Pietro e Paolo, le colonne.
Degli apostoli sono certamente
stati i più significativi e i più importanti; per le loro
vicende, per la loro fede, per il
loro comune destino.
È bellissimo il fatto che oggi la
Chiesa celebri insieme due santi così diversi eppure
così simili nell’esperienza di
fede.
Diversi per formazione; l’uno
pescatore, l’altro intellettuale; diversi per provenienza;
l’uno nato e vissuto in Galilea,
ai confini del mondo, l’altro nato all’estero, in una
grande città cosmopolita, Tarso,
e cresciuto a Gerusalemme; diversi per esperienza
di fede; l’uno chiamato da Gesù, l’altro
che ha conosciuto Gesù solo dopo la sua
resurrezione; diversi per
capacità apostolica; l’uno più prudente, timido, riflessivo,
l’altro focoso e appassionato,
grande predicatore.
Meglio; Luca ci racconta che
Pietro e Paolo si sono anche presi a male parole quando
si è trattato di capire come
sviluppare la nascente fede cristiana.
E molti, anche nella storia della
Chiesa, li hanno contrapposti; Pietro il garante della
fede e Paolo il “padre” di tutte
le eresie perché alle sue lettere si sono ispirati
i grandi scismatici.
Ma, e questo è ciò che amo della
Chiesa!, pur così diversi Pietro e Paolo si sono
rispettati ed amati nel Signore,
e hanno capito che ognuno aveva un ruolo specifico
da portare avanti.
Insieme, a Roma, hanno reso
gloria al medesimo Cristo che li aveva conquistati.
Che bello!
Imitiamoli questi due Santi,
aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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