lunedì 28 giugno 2021

Il Vangelo del Martedì 29 Giugno 2021

 

Della 13° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Pietro e Paolo, apostoli.

Prima lettura.

Quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!

Dagli Atti degli Apostoli (3,1-10)

In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa.

Fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni.

Vedendo che ciò era gradito ai Giudei, fece arrestare anche Pietro.

Erano quelli i giorni degli Àzzimi.

Lo fece catturare e lo gettò in carcere, consegnandolo in custodia a quattro picchetti

di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua.

Mentre Pietro dunque era tenuto in carcere, dalla Chiesa saliva incessantemente

a Dio una preghiera per lui.

In quella notte, quando Erode stava per farlo comparire davanti al popolo, Pietro,

piantonato da due soldati e legato con due catene, stava dormendo, mentre davanti

alle porte le sentinelle custodivano il carcere.

Ed ecco, gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella.

Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: «Àlzati, in fretta!».

E le catene gli caddero dalle mani.

L'angelo gli disse: «Mettiti la cintura e légati i sandali».

E così fece. L'angelo disse: «Metti il mantello e seguimi!».

Pietro uscì e prese a seguirlo, ma non si rendeva conto che era realtà ciò che stava

succedendo per opera dell'angelo: credeva invece di avere una visione.

Essi oltrepassarono il primo posto di guardia e il secondo e arrivarono alla porta

di ferro che conduce in città; la porta si aprì da sé davanti a loro.

Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l'angelo si allontanò da lui.

Pietro allora, rientrato in sé, disse: «Ora so veramente che il Signore ha mandato il suo angelo

e mi ha strappato dalla mano di Erode e da tutto ciò che il popolo dei Giudei si attendeva».

Parola di Dio.

Seconda lettura.

Dio mi scelse fin dal seno di mia madre.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (1,11-20)

Figlio mio, io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che

io lasci questa vita.

Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede.

Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto,

mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno

atteso con amore la sua manifestazione.

Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare

a compimento l'annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così fui

liberato dalla bocca del leone.

Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno;

a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Parola di Dio.

Vangelo.

Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.

Dal Vangelo secondo Giovanni (21,15-19) anno dispari.

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi

discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?».

Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa

o qualcuno dei profeti».

Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?».

Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né

sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.

E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le

potenze degli inferi non prevarranno su di essa.

A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà

legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La Chiesa celebra con solennità, oggi, Pietro e Paolo, le colonne.

Degli apostoli sono certamente stati i più significativi e i più importanti; per le loro

vicende, per la loro fede, per il loro comune destino.

È bellissimo il fatto che oggi la Chiesa celebri insieme due santi così diversi eppure

così simili nell’esperienza di fede.

Diversi per formazione; l’uno pescatore, l’altro intellettuale; diversi per provenienza;

l’uno nato e vissuto in Galilea, ai confini del mondo, l’altro nato all’estero, in una

grande città cosmopolita, Tarso, e cresciuto a Gerusalemme; diversi per esperienza

di fede; l’uno chiamato da Gesù, l’altro che ha conosciuto Gesù solo dopo la sua

resurrezione; diversi per capacità apostolica; l’uno più prudente, timido, riflessivo,

l’altro focoso e appassionato, grande predicatore.

Meglio; Luca ci racconta che Pietro e Paolo si sono anche presi a male parole quando

si è trattato di capire come sviluppare la nascente fede cristiana.

E molti, anche nella storia della Chiesa, li hanno contrapposti; Pietro il garante della

fede e Paolo il “padre” di tutte le eresie perché alle sue lettere si sono ispirati

i grandi scismatici.

Ma, e questo è ciò che amo della Chiesa!, pur così diversi Pietro e Paolo si sono

rispettati ed amati nel Signore, e hanno capito che ognuno aveva un ruolo specifico

da portare avanti.

Insieme, a Roma, hanno reso gloria al medesimo Cristo che li aveva conquistati.

Che bello!

Imitiamoli questi due Santi, aiutandoci con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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