lunedì 11 gennaio 2021

Il Vangelo del Martedì 12 Gennaio 2021

 

Della 1° settimana del Tempo Ordinario.

Prima lettura dalla lettera agli Ebrei (2,5-12)

Fratelli, non certo a degli angeli Dio ha sottomesso il mondo futuro, del quale parliamo.

Anzi, in un passo della Scrittura qualcuno ha dichiarato: «Che cos'è l'uomo perché

di lui ti ricordi o il figlio dell'uomo perché tu te ne curi?

Di poco l'hai fatto inferiore agli angeli, di gloria e di onore l'hai coronato e hai messo

ogni cosa sotto i suoi piedi».

Avendo sottomesso a lui tutte le cose, nulla ha lasciato che non gli fosse sottomesso.

Al momento presente però non vediamo ancora che ogni cosa sia a lui sottomessa.

Tuttavia quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato

di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio

egli provasse la morte a vantaggio di tutti.

Conveniva infatti che Dio-per il quale e mediante il quale esistono tutte le cose,

lui che conduce molti figli alla gloria-rendesse perfetto per mezzo delle sofferenze

il capo che guida alla salvezza.

Infatti, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa

origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli, dicendo: «Annuncerò il tuo

nome ai miei fratelli, in mezzo all'assemblea canterò le tue lodi».

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Marco (1,21b-28) anno dispari.

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava.

Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che

ha autorità, e non come gli scribi.

Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro

e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno?

Sei venuto a rovinarci?

Io so chi tu sei: il santo di Dio!».

E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!».

E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.

Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo?

Un insegnamento nuovo, dato con autorità.

Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».

La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Marco inizia il suo racconto con un evento sconcertante; la liberazione

di un indemoniato. Dentro la sinagoga.

Non fuori, né accanto; dentro.

È come se Marco dicesse; il primo annuncio che dobbiamo/possiamo fare,

la prima liberazione da attuare è dentro la comunità.

L’indemoniato è simbolo di tutte le obiezioni che ci impediscono, infine, di tornare

ad essere credenti.

Abita nella sinagoga, partecipa alla preghiera, professa la sua fede.

Marco, con sfrontatezza, con franchezza, come un profeta degno della promessa

di Mosè, ammonisce la comunità che legge il suo Vangelo; il primo esorcismo

che Gesù esercita è nella comunità, tra i fratelli.

Non esistono pericoli “fuori”, ma “dentro” di noi, dentro le nostre scelte viviamo

le contraddizioni della fede, dentro le nostre comunità abita la logica tenebrosa

della divisione.

L’affermazione del credente indemoniato è terribile: “Che c’entri con noi,

sei venuto per rovinarci!”.

È demoniaca una fede che tiene il Signore lontano dalla quotidianità, che lo

relega nel sacro, che sorride benevola alle pie esortazioni, senza calarle nella

dura quotidianità.

È demoniaca una fede che vede in Dio un concorrente e che contrappone la piena

riuscita della vita alla fede; se Dio esiste io sono castrato, non posso realizzare

i miei desideri.

È demoniaca una fede che resta alle parole; il demone riconosce in Gesù il santo

di Dio ma non aderisce al suo vangelo.

Ecco tre rischi concreti e misurabili per noi discepoli che frequentiamo la sinagoga;

professare la fede in un Dio che non c’entra con la nostra vita, in un Dio avversario,

o in un Dio da riconoscere solo a parole.

Io amici, credo nel Dio di Gesù aiutandomi con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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