Della 28° settimana del Tempo Ordinario.
Santa Teresa d’Avila, Vergine e Dottore della Chiesa.
Prima lettura dalla lettera
di san Paolo apostolo agli Efesìni (1,1-10)
Paolo, apostolo di
Cristo Gesù per volontà di Dio, ai santi che sono a Èfeso credenti
in Cristo Gesù: grazia
a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.
Benedetto Dio, Padre
del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni
benedizione spirituale
nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti
prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati
di fronte a lui nella
carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante
Gesù Cristo, secondo
il disegno 'amore della sua volontà, a lode dello splendore
della sua grazia, di
cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui, mediante il
suo sangue, abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe,
secondo la ricchezza
della sua grazia.
Egli l'ha riversata in
abbondanza su di noi con ogni sapienza e intelligenza,
facendoci conoscere il
mistero della sua volontà, secondo la benevolenza che
in lui si era proposto
per il governo della pienezza dei tempi: ricondurre al Cristo,
unico capo, tutte le
cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca
(11,47-54) anno pari.
In quel tempo, il
Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti,
e i vostri padri li
hanno uccisi.
Così voi testimoniate
e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite.
Per questo la sapienza
di Dio ha detto: "Manderò loro profeti e apostoli ed essi
li uccideranno e
perseguiteranno", perché a questa generazione sia chiesto conto
del sangue di tutti i
profeti, versato fin dall'inizio del mondo: dal sangue di Abele
fino al sangue di
Zaccarìa, che fu ucciso tra l'altare e il santuario.
Sì, io vi dico, ne
sarà chiesto conto a questa generazione.
Guai a voi, dottori
della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza;
voi non siete entrati,
e a quelli che volevano entrare voi l'avete impedito».
Quando fu uscito di
là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile
e a farlo parlare su
molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in
qualche parola uscita
dalla sua stessa bocca.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Non conosce decisamente l’arte
della diplomazia, il Signore.
Ne ha per tutti, per ogni
categoria, per ogni modo di intendere la fede.
Così rimprovera coloro che
celebrano i profeti del passato costruendo loro dei
monumenti e non sanno riconoscere
i profeti del presente, anzi li perseguitano
(tristissimo richiamo ai nostri
uomini di Chiesa dei nostri giorni).
E accusa i devoti di complicare
talmente la fede da allontanarne i semplici.
Gesù stigmatizza gli
atteggiamenti religiosi fuorvianti che, in nome della fede,
finiscono con l’allontanare le
persone da Dio invece di avvicinarle.
Discorso valido per i suoi contemporanei
ma rivolto ancora oggi a noi, suoi discepoli.
Se le nostre regole, le nostre
interpretazioni, le nostre priorità allontanano i semplici,
scoraggiano i peccatori,
mortificano l’uomo, stiamo tradendo il progetto del Maestro.
Vigiliamo su noi stessi,
convertiamo il nostro cuore per non allontanare nessuno
dall’abbraccio col Padre, se
necessario facendoci aiutare dalla preghiera!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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