domenica 12 aprile 2020

Tante persone amiche, mi hanno telefonato e mandato messaggi, lamentandosi che quest'anno non hanno potuto fare la Settimana Santa e poco anche la Pasqua; mi dispiace per voi amici ; ma io le sto vivendo ogni momento della giornata guardando quello che succede attorno a noi, la nostra settimana che dura da troppo tempo ormai, nella speranza però della Risurrezione.


Chi dice che non c’è stata Settimana Santa quest’anno?
Non avete visto l’immensa Processione di persone risultate positive al coronavirus?
Non vedete la via Crucis del personale sanitario che risale il Calvario della pandemia
sopraffatto e con l’angoscia nel cuore per la paura di non riuscire a resistere?
Non avete visto i medici con il camice bianco portare la Croce dolorosa
delle persone contaminate?
Non vedete tati scienziati sudare acqua e sangue, come al Getsemani,
per trovare un trattamento o un vaccino?
Per favore, non dite che Gesù non passa nelle strade quest’anno; mentre tanta
gente deve lavorare per portare cibo e medicine a tutti noi.
Non avete visto il numero di cirenei offrirsi in un modo o nell’altro per
portare le pesanti Croci?
Non vedete quante Veroniche, sono esposte all’infezione per asciugare il
volto di persone contaminate?
Chi può non vedere Gesù cadere a terra, ogni volta sentiamo il freddo
conteggio delle vittime?
Non vivono forse, la Passione, le case di riposo piene di persone anziane
e il personale; con il fattore di rischio più elevato?
Non è come una corona di spine per i bambini obbligati a vivere questa crisi
rinchiusi, senza capire troppo bene; senza poter correre nei parchi e nelle strade?
Non si sentono ingiustamente condannate, le scuole, le università, e tanti
negozi obbligati a chiudere?
Tutti i paesi del mondo non sono colpiti, frustati, dal flagello di questo virus!
E non manca in questa via di dolore Ponzio Pilato che si lava le mani; i dirigenti
che cercano semplicemente a trarre un vantaggio politico o economico dalla
situazione, senza tener conto delle persone?
Non soffrono, impotenti come i discepoli senza il Maestro, altrettante famiglie
e persone sole confinate in casa, molte con problemi, non sapendo come
e quando tutto finirà?
Il volto doloroso di Maria non si rispecchia forse, in quello di tante madri che
soffrono per la morte, silenziosa e a distanza, di una persona care?
Non è come strappare le vesti; l’angoscia di tante famiglie e di piccole imprese
che vedono le loro economie svanire?
L’agonia di Gesù in Croce non ci fa pensare alla mancanza di respiratori
nelle unità di terapia intensiva?
Per favore; non dire: “Niente Settimana Santa; niente Pasqua quest’anno,
non ditelo, perché il dramma della Passione, non è certo quasi mai stato
così reale e autentico e la nostra stessa vita non è mai stata così in attesa
e piena di speranza nella Risurrezione; riflettiamo per favore Fausto.    

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