Della 4° settimana di
Quaresima.
1° Lettura dal libro
dell’Esodo (37,7-14)
Dal Vangelo secondo
Giovanni (5,31-47) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
disse ai Giudei: «Se fossi io a testimoniare di me stesso,
la mia testimonianza
non sarebbe vera.
C'è un altro che dà
testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli
dà di me è vera.
Voi avete inviato dei
messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza
alla verità.
Io non ricevo
testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché
siate salvati.
Egli era la lampada
che arde e risplende, e voi solo per un momento avete
voluto rallegrarvi
alla sua luce.
Io però ho una
testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che
il Padre mi ha dato da
compiere, quelle stesse opere che io sto facendo,
testimoniano di me che
il Padre mi ha mandato.
E anche il Padre, che
mi ha mandato, ha dato testimonianza di me.
Ma voi non avete mai
ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la
sua parola non rimane
in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato.
Voi scrutate le
Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio
esse che danno
testimonianza di me.
Ma voi non volete
venire a me per avere vita.
Io non ricevo gloria
dagli uomini.
Ma vi conosco: non
avete in voi l'amore di Dio.
Io sono venuto nel
nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro
venisse nel proprio
nome, lo accogliereste.
E come potete credere,
voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate
la gloria che viene
dall'unico Dio?
Non crediate che sarò
io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa:
Mosè, nel quale
riponete la vostra speranza.
Se infatti credeste a
Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me.
Ma se non credete ai
suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Vi è contraddizione nelle parole
dei Giudei; essi si rifanno all’autorità di
Mosè e alla sua parola e non si
rendono conto che in realtà stanno tradendo,
con il loro comportamento, la
volontà di Dio, espressa proprio attraverso
la sua parola.
Gesù prova a mettere in evidenza
questa contraddizione, ma non ottiene
alcun effetto; gli ascoltatori
del Signore restano indifferenti e astiosi nei
confronti di colui che sta
indicando loro la via della vita e della salvezza.
C’è una forma di ostinazione
colpevole che spesso abita anche nel nostro
cuore e che vanifica anche le
grazie più grandi che Dio opera nella nostra
vita; quando vogliamo dimostrare
di saperne più di Lui, di volergli insegnare
quello che dovrebbe fare e ci
lamentiamo perché Dio non ascolta le nostre
preghiere-che gli dicono cosa
dovrebbe fare di buono per noi-siamo anche
noi testardi e duri di cuore.
Perciò, non continuiamo a
lamentarci, ma preghiamo soltanto, affidando
a Lui la nostra vita.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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