venerdì 11 gennaio 2019

Il Vangelo del Sabato 12 Gennaio 2018


Feria propria del 12 Gennaio.
1° Lettura dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (5,14-21)
Dal Vangelo secondo Giovanni (3,22-30) anno dispari.
In quel tempo, Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della Giudea,
e là si tratteneva con loro e battezzava.
Anche Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché là c’era molta
acqua; e la gente andava a farsi battezzare.
Giovanni, infatti, non era ancora stato gettato in prigione.
Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo
riguardo alla purificazione rituale.
Andarono da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te dall’altra
parte del Giordano e al quale hai dato testimonianza, ecco, sta battezzando
e tutti accorrono a lui».
Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stata data dal cielo.
Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: “Non sono io il Cristo”, ma: “Sono
stato mandato avanti a lui”.
Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l’amico dello sposo, che
è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo.
Ora questa mia gioia è piena.
Lui deve crescere; io, invece, diminuire».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Per far comprendere la sua missione il Battista richiama il paragone delle
nozze; lui è venuto per preparare le nozze, per richiamare l’attenzione della
sposa, ossia del popolo d’Israele, affinche sia pronto ad accogliere lo sposo
che sta per venire e vivere quindi la festa nuziale.
Non è perciò verso di lui (il Battista) che essi debbono andare ma verso lo
sposo, Gesù di Nazareth.
Questa testimonianza di Giovanni richiama il compito di ogni predicatore;
preparare il cuore di chi ascolta ad accogliere il Signore.
Ma questo è anche il compito di ogni credente; aiutare gli altri ad accogliere
nel proprio cuore Gesù.
È il senso della splendida affermazione di Giovanni: “Egli deve crescere
e io invece diminuire”.
Quante volte siamo preda del nostro protagonismo, del nostro voler apparire,
del nostro stare sulla scena.
Ciascuno di noi “io per primo” deve invece combattere il proprio orgoglio
perché cresca in noi e negli altri l’amore per Gesù.
Ancora una volta il Battista ci sta davanti e ci insegna come essere discepoli.
Perciò, impariamo da lui a fare un passo indietro facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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