mercoledì 3 ottobre 2018

Il Vangelo del Mercoledì 4 Ottobre 2018


Della 26° settimana del Tempo Ordinario.
S. Francesco D’Assisi patrono d’Italia.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (6,14-18)
Dal Vangelo secondo Matteo (11,25-30) anno pari.
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della
terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate
ai piccoli.
Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il
Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio
vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile
di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita.
Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Non ci sono altre strade; se si vuole davvero conoscere i segreti di amore del
Padre, si deve avere il coraggio di accettate la povertà nella nostra vita.
Se facciamo caso, ci sono tanti modi per essere poveri, pur senza rinunciare
al necessario con cui viviamo.
Essere poveri significa essenzialmente conquistare Cristo e assimilarsi a Lui,
umile e povero; ringraziare sempre Dio per ogni evento che ci accade nella
vita, bello o brutto che sia.
Inoltre, avere un animo da poveri significa sforzarsi di accogliere tutti,
indistintamente, come fratelli.
Quando Dio vede che il nostro impegno si muove in questa direzione, Egli
riconosce nei nostri volti i tratti di Gesù suo Figlio e ci copre con la sua benedizione.
Non fu questa l’esperienza di Francesco d’Assisi?
Solo quando abbracciò il lebbroso con amore scoprì il senso della sua vita.
Ora siamo fortunati, lebbrosi non ce ne sono più, ma persone in difficoltà sì,
perciò, non giriamoci dall’altra parte, ma imitiamo Francesco e abbracciamole
con amore, sostenendoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento