giovedì 4 ottobre 2018

Il Vangelo del Venerdì 5 Ottobre 2018


Della 26° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro di Giobbe (38,1.12-21; 40,3-5)
Dal Vangelo secondo Luca (10,13-16) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse: «Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida!
Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che avvennero in
mezzo a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere,
si sarebbero convertite.
Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo?
Fino agli inferi precipiterai!
Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me.
E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Le parole di Gesù possono sembrare dure, ma se vengono contestualizzate
ne capiamo tutta la portata.
Queste città da Lui citate erano quelle nelle quali Egli aveva compiuto
il maggior numero di miracoli.
Dunque, per logica, esse erano quelle che avrebbero dovuto credere in
Lui con maggiore impeto e passione.
Invece, nulla di tutto ciò; passata l’euforia per i miracoli e i prodigi ai quali
essi avevano assistito, gli abitanti delle città erano tornati nella loro indifferenza.
È davvero drammatico vivere chiedendosi se Dio ci ama e si preoccupa di noi,
dopo tutte le attestazioni di amore e di attenzione che abbiamo ricevuto da Lui.
Questo vuol dire che abbiamo davvero il cuore indurito e incapace di guardare
la realtà delle cose.
Per tale atteggiamento il giudizio di Dio è davvero molto duro.
Davvero il Signore ci ama, ma noi dobbiamo rendere il nostro cuore tenero
al suo amore, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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