giovedì 30 novembre 2017

Il Vangelo del Venerdì 1 Dicembre 2017

Della 34° settimana del Tempo Ordinario
1° Lettura dal libro del profeta Daniele (7,2-14)
Dal Vangelo secondo Luca (21,29-33) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Osservate la
pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi,
guardandoli, che ormai l’estate è vicina.
Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il
regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga.
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
C'è qualcosa nella vita che resta per sempre e non passa mai; è la parola di Gesù.
Questa è un punto di riferimento imprescindibile per noi, uomini e donne del
sterzo millennio, che siamo immersi in una realtà dove tutto è considerato
relativo e passeggero.
Invece, la nostra sicurezza deriva dalla fedeltà di Dio alla sua Parola; per questo,
anche di fronte alla paura imperante della solitudine e del fatto che qualcuno
possa dimenticarsi di noi, abbiamo sempre una certezza a cui aggrapparci;
la parola di Gesù.
Essa è come una roccia su cui costruire la propria vita; se la scegliamo non
avremo da temere nulla.
Per questo facciamogli spazio nella nostra vita e permettiamogli di porre
radici profonde nel nostro cuore.
Essa ci cambierà giorno per giorno e ci darà la possibilità di sperimentare
una gioia che nessuno può donarci se non il Signore.
Per riuscirci bene, facciamoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

mercoledì 29 novembre 2017

Il Vangelo del Giovedì 30 Novembre 2017

Della 34° settimana del Tempo Ordinario.
Sant’Andrea apostolo.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (10,9-18)
Dal Vangelo secondo Matteo (4,18-22) anno dispari.
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide
due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano
le reti in mare; erano infatti pescatori.
E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini».
Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni
suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro
reti, e li chiamò.
Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il racconto evangelico è solenne e le parole sono ben scelte dall’evangelista.
Esse descrivono il mistero di Dio che in Gesù Cristo, sceglie chi vuole e
come vuole, per i suoi progetti d’amore.
Andrea e i suoi amici, abituati com'erano a fare i conti con la dura realtà,
di tutti i giorni, si fidano di questo Maestro sconosciuto che promette loro
di continuare il loro mestiere, anche se con modalità diverse.
Essi resteranno pescatori, ma quello che dovranno pescare non è più pesce,
ma uomini.
Lì per lì non capiscono a cosa Dio li sta chiamando.
Intanto, però, dicono di si e su questo Dio ha costruito la comunità dei credenti.
Proprio grazie a loro anche noi possiamo ascoltate e godere delle parole di
Gesù, meditarle e metterle in pratica, facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

martedì 28 novembre 2017

Il Vangelo del Mercoledì 29 Novembre 2017

Della 34° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro del profeta Daniele (5,1-6.13-14.16-17.23-28)
Dal Vangelo secondo Luca (21,12-19) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Metteranno le mani su di voi
e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni,
trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome.
Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi
darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno
resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici,
e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome.
Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù approfitta per dire ai suoi discepoli quale sorte li attende.
Essi non devono farsi illusioni, perché ciò che li aspetta è la persecuzione,
il tradimento e persino la morte.
Ma essi non devono spaventarsi, perché il Signore li chiama a un
atteggiamento che permette la loro la salvezza; la perseveranza. 
Anche noi credo, abbiamo certamente sperimentato che essere fedeli al
Signore spesso ci porta a pagare di persona e subire anche delle persecuzioni.
Mai scoraggiarsi!
Egli, in realtà, ci dona tutte le grazie che ci servono per vivere in pienezza
la nostra fede; da parte nostra dobbiamo fare di tutto per restare fedeli alla
sua Parola, costi quel che costi.
Se ci comportiamo così, vedremo presto come la perseveranza porterà frutto
non solo per noi, ma anche per gli altri.
Per arrivarci, fiducia e preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

lunedì 27 novembre 2017

Il Vangelo del Martedì 28 Novembre 2017

Della 34° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro del profeta Daniele (2,31-45)
Dal Vangelo secondo Luca (21,5-11) anno dispari.
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle
pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello
che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale
sarà il segno, quando esse staranno per accadere?».
Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare.
Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”.
Non andate dietro a loro!
Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima
devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno,
e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche
fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Le parole di Gesù devono aver creato sconcerto in coloro che lo ascoltavano;
il tempio, pur tra alterne vicende storiche, rappresentava la gloria l’orgoglio
di Israele, oltre che il luogo nel quale Dio manifestava la sua presenza.
Eppure il Maestro è chiaro; verrà un momento in cui vi saranno sconvolgimenti
storici tali che anche ciò che sembra più sacro verrà meno.
Ma ciò non deve creare sconcerto; negli sconvolgimenti del modo vi è la persona
e la parola di Gesù che rappresenta la nostra bussola per orientarci.
Dunque, perché avere paura?
Perché; vivere continuamente nell’angoscia che possa succederci qualcosa
di terribile?
Se viviamo nell’impegno di accogliere la parola di Dio per metterla in pratica,
possiamo vivere davvero nella pace.
E con l’aiuto della preghiera, ci riusciremo meglio.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


domenica 26 novembre 2017

Il Vangelo del Lunedì 27 Novembre 2017

Della 34° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro del profeta Daniele (1,1-6.8-20)
Dal Vangelo secondo Luca (21,1-4) anno dispari.
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro
offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In
verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti.
Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo.
Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Spesso ci rendiamo conto che la valutazione che Dio fa delle persone e
degli eventi è molto diversa dalla nostra.
Questo per un motivo molto semplice; noi giudichiamo le azioni delle
persone, mentre Lui conosce il cuore.
Per questo, a Dio non interessano le offerte dei ricchi che vengono lasciate
nel tesoro del tempio, mentre dà un grandissimo valore all’offerta miserabile
di una vedova sconosciuta.
È proprio qui il punto; la donna è sconosciuta a tutti, ma non a Dio.
Ella compie un gesto di tale fiducia e abbandono in Lui da essere additata
da Gesù come modello di autentica credente.
Ella, proprio come il Maestro, ha messo la sua vita nelle mani premurose
del Padre, certa che egli si  prenderà cura di lei come nessun altro.
E noi, siamo capaci di fare come la vedova sconosciuta?
Speriamo di sì, se facciamo fatica, aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

sabato 25 novembre 2017

Il Vangelo di Domenica 26 Novembre 2017

Della 34° settimana del Tempo Ordinario
Cristo Re.
1° Lettura dal libro del profeta Ezechièle (34,11-12.15-17)
2° Lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (15,20-26.28)
Dal Vangelo secondo Matteo (25,31-46) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà
nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria.
Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli.
Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre,
e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del
Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione
del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete
e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete
vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato
e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere?
Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti
abbiamo vestito?
Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”.
E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a
uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti,
nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto
fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da
bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito,
malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato
o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”.
Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete
fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
È paradossaIe il fatto che la liturgia ponga oggi, nella solennità di Cristo Re,
proprio un no evangelico che, in qualche modo, narra la sua sconfitta.
Invece, in questa apparente disfatta si manifesta la sua regalità; Gesù non è
un re che, come quelli umani, ha bisogno di manifestare la sua potenza
in maniera roboante.
Egli è soprattutto re di coloro che lo riconoscono come Signore della loro vita,
non importa in quale particolare frangente egli si manifesti.
La grandezza del buon ladrone sta proprio qui; egli ha riconosciuto, in
quell'uomo disfatto dal dolore e dalla sofferenza, il Figlio di Dio.
Oggi possiamo chiedere la grazia di riconoscere il Signore anche quando egli
manifesta la sua regalità nella sofferenza e nella croce.
Non è assolutamente semplice, per riuscirci bene dobbiamo farci aiutare
dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


venerdì 24 novembre 2017

Il Vangelo del Sabato 25 Novembre 2017

Della 33° settimana del Tempo Ordinario.
1° lettura dal primo libro dei Maccabèi (6,1-13)
Dal Vangelo secondo Luca (20,27-40) anno dispari.
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi–i quali dicono che non
c’è risurrezione–e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto:
“Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello
prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”.
C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli.
Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli.
Da ultimo morì anche la donna.
La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie?
Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono
marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione
dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire,
perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione,
sono figli di Dio.
Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto,
quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”.
Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene».
E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Nonostante la domanda dei sadducei sia volutamente insidiosa; Gesù ne
approfitta per dare a tutti noi un insegnamento; non si possono valutare con
criteri umani realtà che, invece, vanno a do là della nostra comprensione.
La vita eterna è qualcosa che sorpassa la nostra capacità di capire; però,
Gesù non dice che non siamo in grado di cogliere la grandezza di quanto
ci è stato promesso.
Il fatto che tali promesse siano oggetto della nostra fede significa che noi,
anche se in maniera confusa e poco chiara, abbiamo dentro la capacità di
capire il destino di gloria al quale siamo destinati.
Si tratta, dunque, di non lasciarsi distrarre e di camminare con fiducia e
risolutezza verso la meta, consapevoli che Dio mantiene sempre le sue promesse.
Tutto questo sarà difficile da capire per noi, però, abbiamo la preghiera
che ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

giovedì 23 novembre 2017

Il Vangelo del Venerdì 24 Novembre 2017

Della 33° settimana del Tempo Ordinario.
1° lettura dal primo libro dei Maccabèi (4,36-37.52-59)
Dal Vangelo secondo Luca (19,45-48) anno dispari.
In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che
vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”.
Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio.
I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche
i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo
pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Quello che compie il Signore è un vero atto di coraggio, poiché comportarsi
in tale maniera significa sovvertire una mentalità radicata.
Eppure, Gesù non ha paura, perché in quel momento Egli cerca di dare un
segno forte; il rapporto con Dio non può essere mercificato, né la sua casa
trasformata in un luogo di volgare commercio.
Purtroppo, proprio coloro che avrebbero dovuto capire il messaggio, si
chiudono definitivamente e addirittura cercano di eliminarlo.
Quando Gesù dice delle verità scomode, la prima cosa che saremmo tentati
di fare è quella di zittire la sua voce, in realtà, quando si supera quel momento,
ci si accorge che la sua è davvero una parola che dona la vita nuova.
Basta fidarsi, che non è sempre facile, ecco che allora, abbiamo bisogno della
preghiera se vogliamo riuscirci.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

mercoledì 22 novembre 2017

Il Vangelo del Giovedì 23 Novembre 2017

Della 33° settimana del Tempo Ordinario.
San Clemente 1°, Papa e martire.
1° Lettura dal primo libro dei Maccabèi (2,15-29)
Dal Vangelo secondo Luca (19,41-44) anno dispari.
In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della
città pianse su di essa dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo
giorno, quello che porta alla pace!
Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi.
Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee,
ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi
figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai
riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’ingresso in Gerusalemme da parte di Gesù apparentemente è un trionfo.
Ma, in realtà; questi sono gli ultimi giorni della sua vita; in questo contesto,
il rifiuto da parte della città eletta è definitivo e la chiusura perpetua.
Per questo il Signore piange; Egli vede che, al di là dell'emozione del
momento, il popolo di Gerusalemme sta autocondannando alla distruzione
e alla desolazione.
Del resto; la profezia di Gesù si realizzerà dopo pochi decenni dalla sua
morte e risurrezione.
Quando si rifiuta l’amore di Dio, ci si condanna alla rovina e alla morte.
Guai se pensassimo che sia Lui a punirci; siamo noi stessi ad allontanarci
dalla strada della salvezza, e ci mettiamo nelle mani di colui che vuole
distruggerci con il peccato.
Perciò, l’unica nostra salvezza è la preghiera continua.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.