martedì 31 ottobre 2017

Il Vangelo del Mercoledì 1 Novembre 2017

Della 30° settimana del Tempo Ordinario.
Tutti i Santi.
1° Lettura dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (7,2-4.9-14)
2° Lettura dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (3,1-3)
Dal Vangelo secondo Matteo (5,1-12a) anno dispari.
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si
avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro
dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno
ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Le Beatitudini sono la carta di identità del cristiano perfetto, di colui che è
pienamente riuscito nel suo cammino di santità.
Si tratta di identificare tutta la nostra vita in queste categorie, finchè non siamo
riusciti ad incarnarne almeno una nella nostra vita.
Ci sembra difficile o impossibile?
Eppure tanti credenti prima di noi ci hanno provato e hanno sperimentato
la beatitudine di cui parla Gesù nel Vangelo.
Cos’è davvero la felicità?
Quanto costa davvero la felicità?
Cosa significa per noi vivere nella pienezza?
Solo se mettiamo in pratica le Beatitudini nella semplicità e nella quotidianità
faremo esperienza della vera felicità.
Perché non scegliamo una beatitudine e proviamo a viverla con le persone
che abbiamo vicino?
Potrebbe essere un buon modo per iniziare.
Guardate che non sarà semplice, ma possiamo farci aiutare dalla preghiera.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


lunedì 30 ottobre 2017

Il Vangelo del Martedì 31 Ottobre 2017

Della 30° settimana del Tempo Ordinario 2017.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (8,18-25)
Dal Vangelo secondo Luca (13,18-21) anno dispari.
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che
cosa lo posso paragonare?
È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino;
crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido
fra i suoi rami».
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio?
È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina,
finché non fu tutta lievitata».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Se ci sembra che il nostro impegno per la fede e per Gesù non porti a frutto
immediato perché non vediamo cambiamenti in noi e attorno a noi, non
dobbiamo temere; stiamo solo sbagliando valutazione.
Infatti, il regno di Dio è come un granello di senapa; è piccolissimo e
insignificante, all’inizio.
Ma poi, se perseveriamo e non ci lasciamo scoraggiare, nel giro di poco
tempo esso comincia a portare frutti copiosi nella nostra vita.
Ci vuole tempo, perché le cose di Dio hanno bisogno di silenzio per poter
mettere radici forti.
Ma è necessario avere anche pazienza e non lasciarsi impaurire.
Quando viviamo in tale dimensione, presto o tardi vedremo i frutti della
nostra pazienza, e proprio tale atteggiamento interiore salverà la nostra vita,
e anche quella degli altri che incontriamo.
Non è assolutamente facile, solo la preghiera può aiutarci.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


domenica 29 ottobre 2017

Il Vangelo del Lunedì 30 Ottobre 2017

Della 30° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (8,12-17)
Dal Vangelo secondo Luca (13,10-17) anno dispari.
In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato.
C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva
e non riusciva in alcun modo a stare diritta.
Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia».
Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella
guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui
si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato».
Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di
voi slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi?
E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto
anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?».
Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre
la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La spilorceria umana, in certi frangenti, raggiunge livelli davvero vergognosi;
di fronte alla guarigione della donna che da tanti anni soffriva, il capo della
sinagoga non trova di meglio che intervenire con veemenza sul fatto che
di sabato non si fanno lavori di alcun genere, secondo la legge di Mosè.
Di tale grettezza, purtroppo, siamo impastati anche noi, quando perdiamo
di vista l’essenziale-che è l'amore e il rispetto reciproco-per perderci dietro
a questioni di nessun conto.
La fede, per essere vissuta, ha bisogno di essere concretizzata in un
atteggiamento di promozione e di liberazione delle persone che passano per
le strade della nostra vita.
Altrimenti essa diviene una pericolosa illusione che può fare davvero molto
male, e non solo a noi.
Anche noi a volte diventiamo spilorci e non guardiamo alle vere necessità
degli altri, per questo perdiamo di vista la vera fede, doniamo sempre con
amore facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

sabato 28 ottobre 2017

Il Vangelo di Domenica 29 Ottobre 2017

Della 30° Domenica del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro dell’Esodo (22,20-26)
2° Lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicèsi (1,5c-10)
Dal Vangelo secondo Matteo (22,34-40) anno A.
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai
sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò
per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua
anima e con tutta la tua mente”.
Questo è il grande e primo comandamento.
Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”.
Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il Signore dice a coloro che volevano coglierlo in fallo, che il vero e unico
comandamento-da cui dipendono tutti gli altri-è quello dell’amore.
Tale comandamento ha un duplice aspetto; amare Dio significa amare anche gli
altri, altrimenti  il nostro amore è fasullo; esso non è vero, ma è solo un’illusione.
Perché gli avversari di Gesù volevano coglierlo in fallo con questa domanda?
Il motivo era che all'epoca del Maestro si discuteva su quale fosse, tra le
centinaia di precetti che componevano la Legge, il più importante.
Non facciamoci trarre in inganno e non perdiamoci dietro a discussioni inutili;
se la nostra fede s’incarna nell’amore concreto per Dio e per gli altri, siamo sulla
strada giusta; altrimenti, ci stiamo solo illudendo e non camminiamo
nella via della vita.
Amare non è sempre facile, amare come ama il Signore è ancora più difficile,
per riuscire a farlo dobbiamo farci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


venerdì 27 ottobre 2017

Il Vangelo del Sabato 28 Ottobre 2017

Della 29° settimana del Tempo Ordinario.
Santi Simone e Giuda apostoli.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (2,19-22)
Dal Vangelo secondo Luca (6,12-19) anno dispari.
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte
pregando Dio.
Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali
diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di
Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo,
Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio
di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante.
C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea,
da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo
ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti
impuri venivano guariti.
Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
C’è grande folla di discepoli attorno a Gesù, ma egli passa tutta la notte in
preghiera per scegliere coloro che avranno, nella Chiesa, un ruolo
assolutamente importante.
Essi, all’inizio, avevano pensato che tale scelta significasse per loro prestigio
e riconoscimento; solo in seguito comprenderanno che seguire Gesù significa
essere pronti a donare la propria vita, come aveva fatto Lui.
Bere il suo calice e ricevere il suo battesimo; questa è la vocazione dell’apostolo;
essi, al principio della loro missione non sanno cosa significhi davvero.
Sarà lo Spirito a dare loro la forza di testimoniare il nome del Signore con il sangue.
Lo Spirito dà anche a noi la forza; non dobbiamo temere il mondo o il giudizio
degli altri, poiché il Signore ha vinto con l'amore.
Perciò, se vogliamo seguirlo veramente, dobbiamo amare come ha fatto Lui,
non è una cosa facile, ma abbiamo la preghiera che ci può aiutare e lo
Spirito Santo farà il resto.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


giovedì 26 ottobre 2017

Il Vangelo del Venerdì 27 Ottobre 2017

Della 29° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (7,18-25a)
Dal Vangelo secondo Luca (12,54-59) anno dispari.
In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da
ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade.
E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti!
Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non
sapete valutarlo?
E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?
Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca
di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e
il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione.
Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».
Parola del Signore
Riflessione personale sul vangelo di oggi.
A volte noi uomini siamo davvero sciocchi.
Siamo sempre pronti a programmare e a valutare dati, situazioni ed eventi,
e poi non siamo in grado di capire-da quanto avviene attorno a noi- gli
avvertimenti che Dio ci manda.
Le parole di Gesù, però, scoprono ben altro; infatti tale incapacità di
comprendere non è legata ad una nostra incapacità, quanto piuttosto a una
nostra cattiva volontà.
Per questo Gesù chiama i suoi interlocutori con l'epiteto di ipocriti.
Quando Dio parla nella nostra vita e noi non vogliamo ascoltarlo, ci comporti
esattamente come i suoi contemporanei; ci chiudiamo alla sua grazia, e preferiamo
restare nel nostro piccolo e ristretto modo di pensare, piuttosto che allargare i nostri
orizzonti verso la luce della parola di Gesù, che è esigente, ma dà salvezza e luce.
Ed allora, per non sentirci chiamare ipocriti dal Signore, ascoltiamolo e mettiamo
in pratica i suoi insegnamenti, facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

mercoledì 25 ottobre 2017

Il Vangelo del Giovedì 26 Ottobre 2017

Della 29° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (6,19-23)
Dal Vangelo secondo Luca (12,49-53) anno dispari.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il senso della vita e, soprattutto, della morte del Signore si trova proprio nelle
parole che abbiamo ascoltato nel Vangelo odierno; Egli è venuto sulla terra
per portare il fuoco della presenza di Dio che rinnova la faccia della terra.
Dunque, la vita cristiana è tutto fuorché tranquillità e quieto vivere.
Tutt'altro!
Decidersi per Cristo vuol dire impegnarsi per la causa di un regno che è
già qui, in mezzo a noi.
Un regno che si va edificando con i mattoni che mettiamo insieme giorno
dopo giorno in questo nostro oggi.
Vuol dire allora rimboccarsi le maniche e compiere gesti concreti di
solidarietà, di giustizia, di amore disinteressato.
Vuol dire operare scelte coerenti con il credo che professiamo.
Scelte che implicano spesso un andare contro corrente con fermezza.
Ma è necessario che questo fuoco, cioè lo Spirito Santo, divampi innanzitutto
nel nostro cuore per smascherare il nostro egoismo e il nostro amor proprio.
Ma per riuscirci dobbiamo sempre aiutarci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


martedì 24 ottobre 2017

Il Vangelo del Mercoledì 25 Ottobre 2017

Della 29° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (6,12-18)
Dal Vangelo secondo (12,39-48) anno dispari.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’attesa è parte integrante della vita cristiana.
Essa, contrariamente a quanto comunemente si pensa, non è un tempo
inoperoso nel quale il credente si lascia andare a una serie di comportamenti
in contrasto con la fede cristiana; Gesù dice che coloro i quali approfittano
di quest'attesa per distrarsi o, peggio ancora, per opprimere gli altri, saranno
redarguiti duramente.
A questo punto, si tratta di analizzare come viviamo la nostra giornata;
è certo che il Signore verrà, anche se non sappiamo quando.
Ma come riempiamo la nostra attesa?
Se viviamo in maniera distratta e senza rispetto per i nostri fratelli, presto
o tardi tale attesa diverrà per noi un incubo.
Soltanto l'amore di Dio può aiutarci a vivere in maniera operosa la nostra vita
quotidiana, avendo sempre lo sguardo fisso sulla nostra speranza eterna.
Perché, sperare non costa nulla, serve soltanto fiducia e preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

lunedì 23 ottobre 2017

Il Vangelo del Martedì 24 Ottobre 2017

Della 29° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (5,12.15b.17-19.20b-21)
Dal Vangelo secondo Luca (12,35-38) anno dispari.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Viene, il Signore.
Viene quando meno ce lo aspettiamo, viene nei momenti meno probabili,
viene nella vita di ciascuno più e più volte.
È venuto nella storia, certo, e tornerà nella gloria, alla fine del tempo.
Ma continua impercettibilmente a bussare alla nostra porta; se sappiamo
riconoscerlo ed aprirgli verrà e cenerà con noi.
Siamo chiamati a vegliare, a tenere desti i nostri cuori, a non lasciarci
travolgere dalle tante cose da fare, dalle preoccupazioni e dalle ansie,
dalla paura e dallo scoraggiamento.
Il Signore ci vuole svegli, pronti, determinati, decisi.
Se siamo discepoli rischiamo di sederci sulle nostre piccole sicurezze.
Di abituarci a Dio.
È difficile, lo so bene, lo vivo sulla mia pelle; difficile stare sempre attenti,
ritagliarsi qualche micro-spazio di meditazione da infilare nelle nostre
caotiche giornate.
Eppure; travolti dall'amore di Dio, sorpresi dalla gioia, convertiti dalla Parola,
possiamo trasformare la nostra vita facendola diventare attesa.
Non sarà facile, per questo dobbiamo sempre farci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


domenica 22 ottobre 2017

Il Vangelo del Lunedì 23 Ottobre 2017

Della 29° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (4,20-25)
Dal Vangelo secondo Luca (12,13-21) anno dispari.
In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, dì a mio fratello che
divida con me l’eredità».
Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche
se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un
raccolto abbondante.
Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti?
Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi
e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni.
Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni;
ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”.
Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita.
E quello che hai preparato, di chi sarà?”.
Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Guai a noi se pensassimo che Dio si prenda cura di noi nella misura in cui
siamo nell’abbondanza!
Gli ebrei, al tempo di Gesù, erano convinti che la prosperità economica era
fiuto della benedizione che l’Altissimo concedeva ai suoi fedeli.
Ecco perché i due fratelli litigiosi chiedono a Gesù d'intervenire ed ecco
perché egli racconta una parabola dal finale così inquietante.
Eppure tanti di noi hanno lo stesso modo di pensare.
Quante volte anche noi dedichiamo gran parte della vita a realizzare progetti
che, alla fine, non sono poi così importanti?
Il bello è che siamo convinti che la nostra serenità possa dipendere dalla
realizzazione di quel sogno, e non piuttosto dalla fiducia in Dio.
Se anche noi abbiamo questa mentalità, dobbiamo sapere che reteremo delusi.
Per non incorrere in tante delusioni, lasciamoci guidare dal Signore,
attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.