mercoledì 6 settembre 2017

Il Vangelo del Giovedì 7 Settembre 2017

Della 22° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi (1,9-14)
Dal Vangelo secondo Luca (5,1-11) anno dispari.
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio,
Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda.
I pescatori erano scesi e lavavano le reti.
Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra.
Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le
vostre reti per la pesca».
Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso
nulla; ma sulla tua parola getterò le reti».
Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano.
Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli.
Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore,
allontànati da me, perché sono un peccatore».
Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca
che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci
di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Certe volte, se vogliamo capire chi è il Signore e cosa fa per noi, dobbiamo
avere il coraggio di allontanarci dalla riva della confusione e della ressa
di tutti i giorni.
Dio parla nella nostra vita; il problema è che siamo continuamente distratti
e assordati da tanti rumori, che non ci permettono di cogliere i prodigi
che Egli fa per noi.
A volte, proprio come Pietro, riconoscere la potenza di Dio significa anche
avere il coraggio di prendere coscienza della nostra povertà e insipienza.
Ma non dobbiamo avere paura; il Signore ci conosce fino in fondo, e se
permette che conosciamo la nostra limitatezza è per donarci una grazia più grande.
Proviamo a lasciare nella nostra vita uno spazio di silenzio e di ascolto
della sua Parola.
Sarà come accendere una luce nella nostra vita, sicuramente non sarà facile,
ma possiamo aiutarci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento