sabato 30 settembre 2017

Il Vangelo di Domenica 1 Ottobre 2017

Della 26° Domenica del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro del profeta Ezechièle (18,25-28)
2° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippèsi (2,1-11)
Dal Vangelo secondo Matteo (21,28-32) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:
«Che ve ne pare?
Un uomo aveva due figli.
Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”.
Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”.
Ma poi si pentì e vi andò.
Si rivolse al secondo e disse lo stesso.
Ed egli rispose: “Sì, signore”.
Ma non vi andò.
Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?».
Risposero: «Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi
passano avanti nel regno di Dio.
Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto;
i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto.
Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno
pentiti così da credergli».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Davanti a Dio non contano tanto le parole, quanto le opere che si compiono.
A cosa serve affermare che la cosa più importante per noi è fare la sua
volontà, se poi, nei fatti, non è vero?
Gesù, nei dei suoi contemporanei si mostrò particolarmente duro; la sua
durezza era rivolta soprattutto a coloro che in maniera ipocrita credevano di
ingannare se stessi e Dio con una presunta santità che, invece non c’era affatto.
Gli esempi fatti dal Signore-i pubblicani e le prostitute-dovevano rappresentare
un autentico shock per i suoi contemporanei.
Coloro che erano considerati pubblici peccatori avevano creduto alla sua
predicazione e si erano aperti alla sua grazia.
Gli altri, invece, avevano mostrato di avere il cuore indurito e impermeabile a Lui.
Perciò, per non essere come i contemporanei di Gesù, apriamoci a Lui ed alla
sua Parola, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


venerdì 29 settembre 2017

Il Vangelo del Sabato 30 Settembre 2017

Della 25° settimana del Tempo Ordinario.
San Girolamo dottore della Chiesa.
1° Lettura dal libro del profeta Zaccarìa (2,5-9.14-15a)
Dal Vangelo secondo Luca (9,43b-45) anno dispari.
In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva,
Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio
dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».
Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che
non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul vangelo di oggi.
Di fronte all'umore così volubile della gente, è facile esaltarsi e perdere
di vista l’autentico significato della missione di Gesù.
Per questo il Signore chiarisce ancora una volta che la sua missione non
è quella di essere ammirato e acclamato dal popolo, quanto quella di
soffrire per tutta 1'umanità.
Certi messaggi, però, restano ancora poco chiari per gli apostoli, che
continuano a chiedersi il significato di tali parole.
È facile capire Gesù quando ci parla di pace e di benedizione; un pò meno
semplice è seguirlo quando ci parla di croce e di umiliazione.
È come se le nostre orecchie non volessero sentire certi messaggi
particolarmente esigenti.
Eppure, solo se accettiamo la salvezza della croce, possiamo accedere alla
contemplazione della gloria di Dio.
Sappiamo tutti che è molto difficile, ma per renderla più accessibile,
aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

giovedì 28 settembre 2017

Il Vangelo del Venerdì 29 Settembre 2017

Della 25° settimana del Tempo Ordinario.
Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele.
1° Lettura dal libro del profeta Daniele (7,9-10.13-14)
Dal Vangelo secondo Giovanni (1,47-51) anno dispari.
In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di
lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità».
Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?».
Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando
eri sotto l’albero di fichi».
Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!».
Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di
fichi, tu credi?
Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli
angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Anche nella vita degli apostoli gli angeli ebbero un ruolo di grande importanza;
basti pensare a Pietro in prigione che fu liberato da uno di loro.
Nella vita della Chiesa questi celesti messaggeri non sono mai mancati
e mai mancheranno.
Essi possono essere considerati come un ulteriore aiuto, datoci da Dio,
affinché possiamo giungere alla pienezza della vita in Cristo.
La festa di oggi dei tre arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele ci aiuta a
comprenderne il loro specifico compito nella storia della salvezza; grazie
a loro possiamo comprendere meglio e con più chiarezza quanto il Signore
faccia per noi e per la nostra salvezza.
Preghiamoli con costanza e fiducia, e non ci pentiremo mai di aver dato
attenzione ad amici così potenti.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

mercoledì 27 settembre 2017

Il Vangelo del Giovedì 28 Settembre 2017

Della 25° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro del profeta Aggèo (1,1-8)
Dal Vangelo secondo Luca (9,7-9) anno dispari.
In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e
non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto
dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli
antichi profeti».
Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui,
del quale sento dire queste cose?».
E cercava di vederlo.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Erode è un personaggio contraddittorio e debole, come tanti ce ne sono
stati nella storia; egli, dopo aver eliminato Giovanni Battista, cerca di
vedere Gesù e di capire quali voci sul suo conto siano vere e quali no.
Ci sono tanti modi per relazionarsi al Signore.
Colui che gli si accosta con fede e amore, certamente scoprirà il suo
amore e il senso più profondo del mistero dell’incarnazione.
Ma chi lo cerca solo per curiosità non lo troverà mai, anche se si trovasse
dinanzi a lui faccia a faccia.
Molti si lasciano sfuggire l’amore di Dio proprio perché si pongono di
fronte a suo Figlio solo per mera curiosità; sono come quei ciechi i quali
dicono che non c’è il sole, solo perché essi non lo vedono.
La loro responsabilità è più grande agli occhi di Dio.
Perciò, non mettiamoci gli occhiali da sole per non vedere, ma apriamo bene
gli occhi e il cuore con amore per vedere il Signore, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


martedì 26 settembre 2017

Il Vangelo del Mercoledì 27 Settembre 2017

Della 25° settimana del Tempo Ordinario.
S. Vincenzo de Paoli.
1° Lettura dal libro di Esdra (9,5-9)
Dal Vangelo secondo Luca (9,1-6) anno dispari.
In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i
demòni e di guarire le malattie.
E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane,
né denaro, e non portatevi due tuniche.
In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite.
Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la
polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando
la buona notizia e operando guarigioni.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Ci dà forza, il Signore.  
E potere, il potere di cacciare la parte oscura dentro di noi, la parte
malvagia che abita in ciascuno di noi.
E siamo inviati ad annunciare il Vangelo e a guarire le malattie, le
profonde ferite che portiamo in noi stessi.
A questo "serve" la Chiesa; ad annunciare il Cristo, a guarire,
a liberare dalla parte oscura.
Tutto il resto è coreografia e va sopportato solo e quando realizza il
mandato del Signore.
Il grande peso che la storia ci consegna, organizzazioni, strutture, nate per
servire meglio il Vangelo, oggi rischiano di far affondare drammaticamente
il cristianesimo, almeno in Europa.
Occorre avere il coraggio di compiere delle scelte audaci e traumatiche
per tornare a vivere alla lettera ciò che il Signore chiede.
Tornare ad annunciare davvero a due a due, senza altri mezzi, ma con la sola
forza del Vangelo che rende credibili le nostre parole, eco della Parola.
Torniamo a dare buone notizie all'uomo di oggi, smarrito e rabbioso,
incapace di voltarsi verso Dio.
Io ci sto provando, ma potete farlo anche tuti voi, se vi fate aiutare
dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

lunedì 25 settembre 2017

Il Vangelo del Martedì 26 Settembre 2017

Della 25° settimana del Tempo Ordinario.
SS. Cosma e Damiano martiri.
1° Lettura dal libro di Esdra (6,7-8.12b.14-20)
Dal Vangelo secondo Luca (8,19-21) anno dispari.
In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non
potevano avvicinarlo a causa della folla.
Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti».
Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che
ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Evidentemente non è nelle intenzioni di Gesù denigrare o mettere in secondo
piano la sua famiglia, sua madre e, in genere, tutti i legami familiari.
Quello che il Signore vuol far capire è che ci sono dei vincoli forti
come quelli del sangue, che rendono a pieno titolo suoi familiari.
Sono quei legami che si creano quando ascoltiamo seriamente la
Parola di Dio e la mettiamo in pratica.
Dunque, quando si ascolta la sua Parola cadono i limiti del tempo, e noi
diventiamo contemporanei del Signore, facenti parte della sua famiglia.
I santi sono coloro che meglio di tutti hanno incarnato questa verità; essi
hanno capito che fare la volontà di Dio, osservando la parola di Gesù, vale
più di ogni legame, e il Signore ha sempre premiato il loro modo di fare.
Perciò, impariamo dai santi, cerchiamo anche noi di mettere in pratica la sua
Parola, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

domenica 24 settembre 2017

Il Vangelo del Lunedì 25 Settembre 2017

Della 25° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro di Esdra (1,1-6)
Dal Vangelo secondo Luca (8,16-18) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Nessuno accende una lampada e la
copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro,
perché chi entra veda la luce.
Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che
non sia conosciuto e venga in piena luce.
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma
a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Ci sono ascoltatori distratti e superficiali della parola di Gesù; essi non ne
comprendono il senso, oppure, poiché essa è esigente e spinge a una
risposta concreta, preferiscono lasciarla perdere.
Questo tipo di ascolto non solo è sbagliato e peccaminoso, ma è anche
stupido, perché trascuriamo la nostra unica ancora di salvezza.
Per questo il monito di Gesù è particolarmente importante; si deve prestare
grande attenzione alla sua Parola.
Non serve ascoltare o conoscere a memoria il Vangelo o essere anche maestri
di esegesi, se poi di quella Parola non si mette in pratica nemmeno una virgola.
In tal caso siamo noi stessi che ci condanniamo ad un mancato rapporto di
amicizia con Gesù e siamo destinati a restare per sempre estranei alla sua grazia.
Non è facile comprendere il Vangelo, ci riusciremo se ci facciamo
aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


sabato 23 settembre 2017

Il Vangelo di Domenica 24 Settembre 2017

Della 25° Domenica del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (55,6-9)
2° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippèsi (1,20c-24.27a)
Dal Vangelo secondo Matteo (20,1-16) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei
cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata
lavoratori per la sua vigna.
Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna.
Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza,
disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è
giusto ve lo darò”.
Ed essi andarono.
Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto.
Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse
loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”.
Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”.
Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama
i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”.
Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro.
Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più.
Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro.
Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi
hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo
sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto.
Non hai forse concordato con me per un denaro?
Prendi il tuo e vattene.
Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle
mie cose quello che voglio?
Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”.
Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Siamo abituati a pensare che i buoni sono amici di Dio e vanno in Paradiso
e i cattivi invece vanno all’Inferno, ma dalle parole di Gesù emerge una
verità molto più sconvolgente.
La verità è che Dio è buono e tale bontà crea per tutti una possibilità
di salvezza.
Qualcuno aderisce a tale possibilità sin dal primi momenti della sua vita
e qualcun altro, invece, persino negli ultimi istanti dell’esistenza.
Ma per tutti Dio ha in serbo progetti di salvezza e di riscatto.
Forse è proprio questo ciò che ci scandalizza di più; non riusciamo ad avere
dentro di noi la stessa gioia che Dio prova quando qualcuno accetta di
andare a lavorare nella sua vigna, anche se all’ultima ora.
Per questo anche il nostro occhio è invidioso e non accettiamo la sua logica.
Certo, anche per noi è sempre difficile accettare questa logica, perché ci
facciamo tante domande, attenzione però, a non ricevere un rimprovero
dal Signore, come hanno ricevuto quelli della prima ora, perciò, per capire
aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

venerdì 22 settembre 2017

Il Vangelo del Sabato 23 Settembre 2017

Della 24° settimana del Tempo Ordinario.
S. Pio da Pietrelcina.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (6,13-16)
Dal Vangelo secondo Luca (8,4-15) anno dispari.
In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da
ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme.
Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli
del cielo la mangiarono.
Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza
di umidità.
Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa,
la soffocarono.
Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto».
Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola.
Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri
solo con parabole, affinché vedendo non vedano e ascoltando non comprendano.
Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio.
I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene
il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che,
credendo, siano salvati.
Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con
gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della
prova vengono meno.
Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada
facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della
vita e non giungono a maturazione.
Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con
cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Se Gesù dice questa parabola, è perché forse in qualcuno ha iniziato
a strisciare il dubbio sulla sua persona.
Se lui è il Messia, perché non libera dal dominio dei romani?
E perché non guarisce tutti gli ammalati e non libera tutti gli ossessi?
Perché i suoi sono sempre miracoli molto misurati e fatti lontano
dall’ammirazione della gente?
Proprio per rispondere a tali dubbi, Gesù racconta questa parabola.
In effetti, al di là di una prima risposta entusiasta e euforica, quanto la sua
Parola ha davvero trovato posto dentro i suoi? E in noi?
Quanto essa ha prodotto fedeltà nel nostro rapporto con Lui?
Dobbiamo interrogarci seriamente, per evitare di illuderci e di scoprire che
basta davvero poco per allontanarci lontano dal Lui e dal suo amore.
Perciò, per rimanere vicini al Signore, dobbiamo essere sempre uniti
a Lui con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.