martedì 30 maggio 2017

Il Vangelo del Mercoledì 31 Maggio 2017

Visitazione della Beata Vergine Maria.
1° Lettura dal libro del profeta Sofonìa (3,14-18)
Dal Vangelo secondo Luca (1,39-56) anno dispari.
In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa,
in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta.
Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò
nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce:
«Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?
Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha
sussultato di gioia nel mio grembo.
E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il
Signore le ha detto».
Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito
esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il Magnificat, che Maria canta, è la dimostrazione del fatto che Dio
non si dimentica degli umili e dei piccoli.
Essi hanno un posto privilegiato nel suo cuore, tanto che Egli riserva
per loro un futuro di felicità e di grazia.
I ricchi, i potenti e i superbi, cioè coloro che confidano in se stessi
e non in Dio, ricevono il frutto delle loro fatiche inutili e sterili;
cioè, assolutamente nulla.
Dunque, la festa di oggi è un invito per noi a riscoprire la vita umile
e nascosta, fatta di piccole cose che però, valorizzate dall'amore,
diventano preziosissime davanti a Dio.
Se confidiamo solo in noi stessi e nelle nostre risorse, sappiamo che
prima o poi anche noi resteremo a mani vuote, versando lacrime inutili
sul tempo che abbiamo sprecato lontani da Dio e dal suo amore.
Perciò, rimaniamo umili e semplici, per non rimanere a mani vuote,
se ci sembra difficile; aiutiamoci con la preghiera per riuscirci.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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