lunedì 29 maggio 2017

Il Vangelo del Martedì 30 Maggio 2017

Della VII settimana di Pasqua.
1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (20,17-27)
Dal Vangelo secondo Giovanni (17,1-11) anno dispari.
In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta
l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te.
Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita
eterna a tutti coloro che gli hai dato.
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui
che hai mandato, Gesù Cristo.
Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare.
E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo
presso di te prima che il mondo fosse.
Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo.
Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola.
Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché
le parole che hai dato a me io le ho date a loro.
Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno
creduto che tu mi hai mandato.
Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai
dato, perché sono tuoi.
Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro.
Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’inizio della preghiera sacerdotale di Gesù riportata da Giovanni
chiarisce subito un particolare importante; la vita eterna non è soltanto
felicità senza fine che godremo un giorno nel cielo.
Essa comincia già su questa terra, nella misura in cui conosciamo il Padre.
Dunque, quando si comincia a conoscerlo, entrando in una relazione
intima e gioiosa con Lui, si fa già un'esperienza di Paradiso, che ha
già qualcosa di celestiale.
In fondo, questo è venuto a dire Gesù a tutti coloro che hanno accettato
di ascoltare la sua voce.
La relazione con Dio è soprattutto un rapporto di profonda amicizia e
amore, come tra due persone che si amano e si stimano da tanto tempo.
Per questo motivo, quando si sceglie di stare così davanti a Lui, si
sperimenta già la gioia eterna.
Perciò, cerchiamo di fare gli amanti del Signore, per sperimentare il cielo,
aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


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