sabato 8 aprile 2017

Il Vangelo di Domenica 9 Aprile 2017

Domenica delle Palme.
1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (50,4-7)
2° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési (2,6-11)
Forma breve.
Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Matteo (27, 11-54) anno A.
Sei tu il re dei Giudei?
In quel tempo Gesù comparve davanti al governatore, e il governatore
lo interrogò dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?».
Gesù rispose: «Tu lo dici».
E mentre i capi dei sacerdoti e gli anziani lo accusavano, non rispose nulla.
Allora Pilato gli disse: «Non senti quante testimonianze portano contro di te?».
Ma non gli rispose neanche una parola, tanto che il governatore rimase
assai stupito.
A ogni festa, il governatore era solito rimettere in libertà per la folla
un carcerato, a loro scelta.
In quel momento avevano un carcerato famoso, di nome Barabba.
Perciò, alla gente che si era radunata, Pilato disse: «Chi volete che io
rimetta in libertà per voi: Barabba o Gesù, chiamato Cristo?».
Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia.
Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: «Non
avere a che fare con quel giusto, perché oggi, in sogno, sono stata molto
turbata per causa sua».
Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a chiedere Barabba
e a far morire Gesù.
Allora il governatore domandò loro: «Di questi due, chi volete che io
rimetta in libertà per voi?».
Quelli risposero: «Barabba!».
Chiese loro Pilato: «Ma allora, che farò di Gesù, chiamato Cristo?».
Tutti risposero: «Sia crocifisso!».
Ed egli disse: «Ma che male ha fatto?».
Essi allora gridavano più forte: «Sia crocifisso!».
Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava,
prese dell’acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: «Non
sono responsabile di questo sangue.
Pensateci voi!».
E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli».
Allora rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare
Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
Salve, re dei Giudei!
Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli
radunarono attorno tutta la truppa.
Lo spogliarono, gli fecero indossare un mantello scarlatto, intrecciarono
una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna
nella mano destra.
Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: «Salve, re dei Giudei!».
Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo.
Dopo averlo deriso, lo spogliarono del mantello e gli rimisero le sue vesti,
poi lo condussero via per crocifiggerlo.
Insieme a lui vennero crocifissi due ladroni.
Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone,
e lo costrinsero a portare la sua croce.
Giunti al luogo detto Gòlgota, che significa «Luogo del cranio», gli diedero
da bere vino mescolato con fiele.
Egli lo assaggiò, ma non ne volle bere.
Dopo averlo crocifisso, si divisero le sue vesti, tirandole a sorte.
Poi, seduti, gli facevano la guardia.
Al di sopra del suo capo posero il motivo scritto della sua
condanna: «Costui è Gesù, il re dei Giudei».
Insieme a lui vennero crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra.
Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!
Quelli che passavano di lì lo insultavano, scuotendo il capo e
dicendo: «Tu, che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, s
alva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi dalla croce!».
Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani, facendosi
beffe di lui dicevano: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso!
È il re d’Israele; scenda ora dalla croce e crederemo in lui.
Ha confidato in Dio; lo liberi lui, ora, se gli vuol bene.
Ha detto infatti: “Sono Figlio di Dio”!».
Anche i ladroni crocifissi con lui lo insultavano allo stesso modo.
Elì, Elì, lemà sabactàni?
A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio.
Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che
significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».
Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Costui chiama Elia».
E subito uno di loro corse a prendere una spugna, la inzuppò di aceto,
la fissò su una canna e gli dava da bere.
Gli altri dicevano: «Lascia! Vediamo se viene Elia a salvarlo!».
Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito.
(Qui si genuflette e si fa una breve pausa)
Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra
tremò, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi,
che erano morti, risuscitarono.
Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa
e apparvero a molti.
Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, alla
vista del terremoto e di quello che succedeva, furono presi da grande
timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di Dio!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’evangelista nota che alla morte di Gesù; i corpi dei santi e dei
giusti d’Israele sorsero a testimoniare la grandezza dell'evento.
La morte di Gesù donò la vita: siamo stati ammessi alla vita nuova,
nella comunione vera con il Padre.
Per questo il velo del tempio si squarciò in due: non vi è più divisione
o lontananza tra Dio e gli uomini; nelle braccia inchiodate di Gesù si
ricompone, in un unico abbraccio, la nuova ed eterna alleanza tra
Dio e ciascuno di noi.
Con quanta gratitudine dobbiamo vivere questo giorno!
Esso ci ricorda che Egli ci ha aperto il suo regno di pace e di amore;
dobbiamo solo perseverare in esso, adorando il mistero di Dio che si
fa uomo e che per noi sale sulla croce; Egli si fa separazione e peccato
perché non possiamo vivere in piena comunione con Dio.
Per questo dobbiamo continuamente ringraziarlo attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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