giovedì 6 aprile 2017

Il Vangelo del Venerdì 7 Aprile 2017

1° Lettura dal libro del profeta Geremìa (20,10-13)
Dal Vangelo secondo Giovanni (10,31-42) anno dispari.
In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù.
Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte
del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?».
Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona,
ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».
Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: “Io ho
detto: voi siete dèi”?
Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di
Dio–e la Scrittura non può essere annullata–, a colui che il Padre
ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”,
perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”?
Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le
compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché
sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre».
Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove
prima Giovanni battezzava, e qui rimase.
Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun
segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero».
E in quel luogo molti credettero in lui.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Qual’è la vera bestemmia?
Giovanni I' evangelista, in questo brano, ti pone questa domanda.
È blasfema la parola di Gesù che si attribuisce il titolo di Dio; oppure
è più blasfema la durezza di cuore dei Giudei, i quali di fronte alla
sua rivelazione reagiscono con la violenza?
Questa domanda deve avere una risposta; molti cristiani continuano
a scandalizzarsi quando il Signore continua a fare loro delle
proposte che vanno controcorrente rispetto alla mentalità del mondo.
Eppure, ancora oggi sono tanti coloro che si aprono alla rivelazione
della divinità di Gesù: credere in lui significa trovare la salvezza.
Questo tempo forte è quanto mai adatto a noi per rivedere la nostra
adesione cordiale e sincera a Colui che ci libera dal peccato e dalla morte.
Ed è per questo che dobbiamo credere in Lui, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


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