giovedì 27 aprile 2017

Il Vangelo del Venerdì 28 Aprile 2017

Della II settimana di Pasqua.
1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (5,34-42)
Dal Vangelo secondo Giovanni (6,1-15) anno dispari.
In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di
Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che
compiva sugli infermi.
Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli.
Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da
lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché
costoro abbiano da mangiare?».
Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello
che stava per compiere.
Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti
neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro:
«C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che
cos’è questo per tanta gente?».
Rispose Gesù: «Fateli sedere».
C’era molta erba in quel luogo.
Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli
che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.
E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi
avanzati, perché nulla vada perduto».
Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque
pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi
è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!».
Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di
nuovo sul monte, lui da solo.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù risorto si occupa di te esattamente come si occupava delle folle
del suo tempo.
Quando Egli vede che siamo alla ricerca di sostentamento per la nostra
vita di discepoli del Vangelo, il Signore moltiplica per noi la sua
grazia e la sua compassione.
Ma c'è un altro particolare che dobbiamo notare; un ragazzo qualsiasi
dà a Dio la possibilità di sfamare la gente.
Nella vita di ogni giorno, le grazie che Dio manifesta nella nostra
esistenza scaturiscono sempre dalla preghiera e dall'offerta di qualcuno
che noi non conosciamo, ma che ha sacrificato qualcosa per noi.
Sarebbe molto bello se anche noi potessimo fare la stessa cosa per gli
altri: a volte anche una preghiera o un atto d'amore è molto più fecondo
di tanti discorsi che possiamo fare.
Le nostre parole sono piene di buone intenzioni, ma la preghiera apre
agli altri tanti tesori di grazia.
Verissimo amici, per questo preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


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