Assunzione della Beata Vergine
Maria.
1° Lettura dal libro
dell’Apocalisse di san Giovanni
apostolo (11,19a;
12,1a-6a.10ab)
2° Lettura dalla prima lettera
di san Paolo ai Corinzi (15,20-27a)
Dal Vangelo secondo Luca
(1,39-56) anno C.
In quei giorni, Maria si alzò
e andò in fretta verso la regione
montuosa, in una città di
Giuda.
Entrata nella casa di
Zaccaria, salutò Elisabetta.
Appena Elisabetta ebbe udito
il saluto di Maria, il bambino
sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di
Spirito Santo ed esclamò a gran
voce: «Benedetta tu fra le
donne e benedetto il frutto del tuo
grembo!
A che cosa devo che la madre
del mio Signore venga da me?
Ecco, appena il tuo saluto è
giunto ai miei orecchi, il bambino
ha sussultato di gioia nel mio
grembo.
E beata colei che ha creduto
nell’adempimento di ciò che
il Signore le ha detto».
Elisabetta fu piena di Spirito
Santo ed esclamò a gran voce:
“Benedetta tu fra le donne, e
benedetto il frutto del tuo grembo!
A che debbo che la madre del
mio Signore venga a me?
Ecco, appena la voce del tuo
saluto è giunta ai miei orecchi,
il bambino ha esultato di
gioia nel mio grembo.
E beata colei che ha creduto
nell’adempimento delle parole
del Signore”.
Allora Maria disse: «L’anima
mia magnifica il Signore e il mio
spirito esulta in Dio, mio
salvatore, perché ha guardato l’umiltà
della sua serva.
D’ora in poi tutte le
generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me
l’Onnipotente e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione
la sua misericordia per quelli
che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo
braccio, ha disperso i superbi
nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili; ha
ricolmato di beni gli affamati, ha
rimandato i ricchi a mani
vuote.
Ha soccorso Israele, suo
servo, ricordandosi della sua
misericordia, come aveva detto
ai nostri padri, per Abramo
e la sua discendenza, per
sempre».
Maria rimase con lei circa tre
mesi, poi tornò a casa sua.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul
Vangelo di oggi.
Vivere la gloria del paradiso significa
vivere fuori dal tempo.
Ma Maria ha saputo vivere l’eternità già
da quando sulla terra
ha vissuto la sua esistenza nascosta tra
le pieghe del tempo e
quotidianità; vivere l’eternità significa
vivere sapendo che il
tempo manifesta la vittoria di Dio sul
male e sul peccato già
da ora, dal momento presente.
Maria, nel Magnificat canta la vittoria
che Dio ha già ottenuto
sui superbi e sui potenti ,e ha già
innalzato gli umili e gli
affamati; anche noi possiamo vivere
l’eternità se abbiamo
già questo sguardo di fede; e se tutto ci
sembra come sempre,
non dobbiamo temere.
C’è chi ha già vinto il male, e ha già
sconfitto il dolore
e la morte per noi.
A noi il compito di vivere in questa
gioiosa speranza,
accompagnati dalla materna presenza di
Maria.
Senza paura, seguiamola facendoci
accompagnare
dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei
cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta
la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane
quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non ci indurre
in tentazione ma liberaci dal
male, amen.
Ave o Maria, pena di grazia,
il Signore è con te, tu sei benedetta
fra le donne e benedetto il
seno del tuo figlio Gesù.
Santa Maria, madre di Dio
prega per noi peccatori adesso
e nell’ora della nostra morte,
amen.
Gloria al Padre al Figlio e
allo Spirito Santo, com’era nel
principio ora e sempre nei
secoli dei secoli, amen.
Santa festa dell’Assunta, con un ricordo
ed una preghiera
per tutti voi dal Santuario dell’Amore
Misericordioso, Fausto.
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