lunedì 15 agosto 2016

Il Vangelo del Martedì 16 Agosto 2016

1° Lettura dal libro del profeta Ezechièle (28,1-10)
Dal Vangelo secondo Matteo (19,23-30) anno C.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io
vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli.
Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la
cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano:
«Allora, chi può essere salvato?».
Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini,
ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto
e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete
seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono
della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete
anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele.
Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre,
o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte
tanto e avrà in eredità la vita eterna.
Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Le parole di Gesù, per gli Apostoli dovevano sembrare
sconcertanti; se i ricchi, che secondo la mentalità ebraica
erano quelli benedetti da Dio, molto difficilmente entravano
nel regno dei cieli, chi allora poteva sperare in questo dono?
Ma in realtà il Signore spiega subito che non c’è da aver paura,
per il fatto che Dio rende possibili anche le cose che non lo
sono in natura.
A questo punto, Pietro si sente autorizzato a tirare le conclusioni;
i discepoli e coloro che obbediscono alla sua Parola possono
stare tranquilli.
Ma il Signore ricorda loro una grande realtà; molti di coloro
che ritengono di essere primi, in realtà saranno gli ultimi.
Quindi, ciò che fa la differenza non è l’entusiasmo iniziale,
ma la perseveranza finale.
In pratica, non dobbiamo mai stancarci di obbedire alla Parola
del Signore, non sarà facile, ma ad aiutarci abbiamo la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre
in tentazione ma liberaci dal male, amen.
Ave o Maria, pena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta
fra le donne e benedetto il seno del tuo figlio Gesù.
Santa Maria, madre di Dio prega per noi peccatori adesso
e nell’ora della nostra morte, amen.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo, com’era nel
principio ora e sempre nei secoli dei secoli, amen.
Buona giornata Fausto.

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