mercoledì 8 giugno 2016

Il Vangelo del Giovedì 9 Giugno 2016

1° Lettura dal primo libro dei Re (18,41-46)
Dal Vangelo secondo Matteo (5,20-26) anno pari o C.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella
degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”;
chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio.
Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà
essere sottoposto al giudizio.
Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto
al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco
della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi
che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo
dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo
fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei
in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al
giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione.
In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato
fino all’ultimo spicciolo!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La legge di Mosè era già completa in sé, e indicava davvero
la via della vita e dell’amicizia con Dio.
Ma l’uomo, con la sua vecchia abitudine a distorcere tutto
ciò che non è di suo comodo, aveva trasformato questa legge,
santa e piena di sapienza, in una serie di regole insulse e
staccate dalla realtà.
Gesù vuole far capire ai suoi uditori che a Dio non interessa
l’osservanza minuziosa di una legge che in realtà serve solo
a mettere in pace la coscienza.
Ma l’obbedienza a Dio, dice Gesù, è di tutt’altro genere.
Si tratta di andare al cuore di essa per comprendere che i
precetti devono servire a far crescere la comunione con Dio,
e non a farci sentire giusti e bravi perché abbiamo messo in
pratica a puntino delle regolette di nessun significato.
Perciò, cerchiamo solo l’amicizia con Dio attraverso il vero
amore aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento