sabato 30 aprile 2016

Il Vangelo di Domenica 1 Maggio 2016

Il Vangelo della 6° Domenica di Pasqua 
1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (15,1-2.22-29)
2° Lettura dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni
apostolo (21,10-14.22-23)
Dal Vangelo secondo Giovanni (14,23-29) anno C.
In quel tempo, Gesù disse [ai suoi discepoli]: «Se uno mi ama,
osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo
a lui e prenderemo dimora presso di lui.
Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che
voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi.
Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel
mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto
ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace.
Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”.
Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché
il Padre è più grande di me.
Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando
avverrà, voi crediate».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Nel Vangelo odierno Gesù dice una verità consolante;
tra Lui, il Padre ed i credenti si stabilisce un rapporto
unico e meraviglioso.
L’amore che è alla base della comunione con Dio, dilata
il nostro cuore e lo rende capace di accogliere la parola
di salvezza di Gesù; tale parola crea una disponibilità tale
dentro di noi, che il Padre vede in noi le stesse disposizioni
del Figlio, per cui Lui ed il Signore vengono a vivere dentro
di noi e si manifestano in noi.
Questo manifestarsi implica che loro ci mettono al corrente
dei loro segreti e delle confidenze più intime, quelle che si
fanno solo alle persone a cui si vuole più bene.
Dunque, l’invito di questo brano è quello di essere aperti
all’azione di Dio; Egli stesso verrà da noi.
Siamo aperti noi all’invito del Signore?
Se sì, allora siamo in confidenza con Lui, perciò,
ringraziamolo con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

venerdì 29 aprile 2016

Il Vangelo del Sabato 30 Aprile 2016

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (16,1-10)
Dal Vangelo secondo Giovanni (15,18-21) anno C.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se il mondo
vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me.
Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo;
poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal
mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo
non è più grande del suo padrone”.
Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi;
se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche
la vostra.
Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome,
perché non conoscono colui che mi ha mandato».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù non promette ai suoi vita facile.
Nonostante la sua vittoria per mezzo della sua risurrezione,
il mondo, inteso come regno del maligno, resta ostile a Lui
e a coloro che sono suoi discepoli.
Per questo, Gesù è estremamente chiaro, e non cerca di minimizzare.
Eppure, c’è qualcosa nelle parole del Maestro che infonde
grande pace; i suoi discepoli sono stati scelti personalmente
da Lui, per cui essi non devono temere assolutamente nulla,
poiché la sua mano provvidente è su di loro per proteggerli.
Anche noi se decidiamo di seguire il Maestro, non dobbiamo
temere assolutamente niente, perché Lui sarà sempre al nostro
fianco per sostenerci, noi dobbiamo solo pregare per ringrazialo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

giovedì 28 aprile 2016

Il vangelo del Venerdì 29 Aprile 2016

Santa Caterina da Siena.
1° Lettura dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (1,5-2,2)
Dal Vangelo secondo Matteo (11,25-30) anno C.
In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore
del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose
ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce
il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre
se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io
vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me,
che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro
per la vostra vita.
Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul vangelo di oggi.
Anche a poche ore dalla morte, Gesù manifesta con lucidità
di conoscere la situazione e, soprattutto ciò che si muove
nell’intimo di tutti coloro che gli stanno accanto.
Essi non dovranno scandalizzarsi della sua sofferenza e
della sua morte; anzi, essa darà loro l’opportunità per
comprendere la rivelazione più alta riguardante il loro
Maestro; il nome che Dio aveva rivelato a Mosè sul Sinai,
Io sono, egli lo attribuisce a se stesso.
Paradossalmente, essi lo capiranno proprio nel momento
in cui il dolore e la croce sembrano offuscare questa verità.
Questo ci fa capire come a volte il nostro approccio con la
sofferenza ed il dolore è sbagliato; a noi sembra che con
la passione e la morte di Gesù tutto sia finito, e non abbiamo
capito che invece tutto è appena cominciato.
Apriamo la nostra mente, ed accogliamo il punto di vista di
Dio, che spesso è diverso dal nostro, ma è molto più veritiero.
È vero, quanta fatica facciamo ad accettare il dolore,
ma è solo accettandolo che lo sentiremo meno, non è facile,
ma per riuscirci dobbiamo aiutarci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

mercoledì 27 aprile 2016

Il Vangelo del Giovedì 28 Aprile 2016

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (15,7-21)
Dal Vangelo secondo Giovanni (15,9-11) anno C.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi.
Rimanete nel mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio
amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre
mio e rimango nel suo amore.
Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la
vostra gioia sia piena».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il Signore non ha mai chiesto ai suoi apostoli di imparare
a fare grandi discorsi, convincenti e pieni di citazioni pulite;
Egli sapeva che essi non ne erano capaci.
Ma Egli non lo chiede anche per un altro motivo; il Signore
sa che per diffondere il suo Vangelo, la sua gioia e la pace
che solo Lui sa donare, vi è un modo molto più incisivo
e di sicuro effetto; l’amore.
Quanto più amore gli apostoli saranno in grado di avere
tra di loro e per gli altri, tanto più il loro esempio e la loro
testimonianza sarà contagiosa.
Non è così anche per noi?
Più mettiamo amore, nel lavoro, con gli amici, ma soprattutto
in famiglia, e più saremo pieni di gioia e di attenzioni.
Perciò, amiamo con tutto noi stessi, anche i nemici, non
è facile, ci riusciremo attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

martedì 26 aprile 2016

Il Vangelo del Mercoledì 27 Aprile 2016

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (15,1-6)
Dal Vangelo secondo Giovanni (15,1-8) anno C.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore.
Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni
tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.
Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi.
Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non
rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me.
Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché
senza di me non potete far nulla.
Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio
e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi,
chiedete quello che volete e vi sarà fatto.
In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto
frutto e diventiate miei discepoli».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il comportamento di questo vignaiolo apparentemente
è strano; il tralcio che porta frutto viene sottoposto ad una
potatura più accurata perché possa portare ancora più frutto.
La potatura, si sa, fa male in quanto taglia e recide in profondità.
Quante volte anche noi veniamo sottoposti a purificazioni
di ogni tipo?
Dolori di vario genere ci sembrano castighi e punizioni
da parte di Dio.
Eppure, se potessimo vedere il valore che hanno queste
contrarietà, saremmo davvero felici e ci lasceremmo potare
con pazienza dal divino vignaiolo che ci ama tanto.
Perciò, non la mia, ma la tua volontà si compia, o Padre,
non sarà facile, perciò aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

lunedì 25 aprile 2016

Il Vangelo del Lunedì 26 Aprile 2016

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (14,19-28)
Dal Vangelo secondo Giovanni (14,27-31) anno C.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio
la pace, vi do la mia pace.
Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”.
Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché
il Padre è più grande di me.
Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando
avverrà, voi crediate.
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe
del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che
il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre
mi ha comandato, così io agisco».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Prima di lasciare i discepoli stretti attorno a Lui, Gesù fa
loro un dono preziosissimo, che è come una lampada che
brillerà nel buio e nelle tenebre della sua assenza; la pace.
La pace che aveva donato loro Gesù non era simile a nulla
di quanto avessero mai provato prima di allora.
La pace del mondo, a cui forse anch’essi avevano sognato
fino ad allora, era un periodo di prosperità e di libertà per
tutto il popolo vessato ormai da anni dalla dominazione romana.
Ma la vera pace si sperimenta quando si sta in armonia con Dio.
L’avete mai provata?
È fantastica, per provarla dobbiamo essere in sintonia con
il Signore, anche attraverso la preghiera. 
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

venerdì 22 aprile 2016

Il Vangelo del Sabato 23 Aprile 2016

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (13,44-52)
Dal Vangelo secondo Giovanni (14,7-14) anno C.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete
conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora
lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non
mi hai conosciuto, Filippo?
Chi ha visto me, ha visto il Padre.
Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”?
Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?
Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il
Padre, che rimane in me, compie le sue opere.
Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me.
Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli
compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi
di queste, perché io vado al Padre.
E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò,
perché il Padre sia glorificato nel Figlio.
Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
Parola del Signore
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù si rende conto che le sue parole vengono ancora
fraintese dai suoi collaboratori, i quali sono come fermi
sulla soglia del mistero di amore che lo lega al Padre,
in questa comunione trinitaria.
È necessario l’avvento dello Spirito Santo, il quale donerà
loro la possibilità di penetrare in maniera vitale tutte le
parole di vita che il Maestro ha detto.
Intanto però, Gesù chiede loro di credere in esse, anche
se non le capiscono fino in fondo.
Fidiamoci delle sue parole e delle sue promesse, anche
se non ci sono del tutto chiare.
Illuminiamole con la luce della fede, attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

giovedì 21 aprile 2016

Il Vangelo del Venerdì 22 Aprile 2016

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (13,26-33)
Dal Vangelo secondo Giovanni (14,1-6) anno C.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia
turbato il vostro cuore.
Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.
Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore.
Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”?
Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò
di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io
siate anche voi.
E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai;
come possiamo conoscere la via?».
Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Certe volte le situazioni della vita ci portano a smarrire
completamente l’orientamento, ed il turbamento e la
paura ci paralizzano.
Quando Gesù pronunciava queste parole gli apostoli non
avevano ancora capito che entro brevissimo tempo anch’essi
avrebbero sperimentato il turbamento e l’angoscia di
fronte alla passione di Gesù.
Eppure il Signore aiuta il gruppo sparuto a comprendere
una verità fondamentale; Egli è la via, la verità e la vita,
per cui nessuna paura o turbamento può mai allontanare
coloro che credono in Lui dal suo amore.
Perciò, rimaniamo uniti al Signore che è via, verità e vita,
aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

mercoledì 20 aprile 2016

Il Vangelo del Giovedì 21 Aprile 2016

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (13,13-25)
Dal Vangelo secondo Giovanni (13,16-20) anno C.
[Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù] disse
loro: «In verità, in verità io vi dico: un servo non è più
grande del suo padrone, né un inviato è più grande
di chi lo ha mandato.
Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica.
Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto;
ma deve compiersi la Scrittura: “Colui che mangia il mio
pane ha alzato contro di me il suo calcagno”.
Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando
sarà avvenuto, crediate che Io sono.
In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io
manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui
che mi ha mandato».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La lavanda dei piedi rappresenta il punto massimo
dell’abbassamento di Dio che si china davanti a noi per
insegnarci cosa sia veramente importante nella vita.
È bello essere al centro dell’attenzione, essere amati e
rispettati da tutti, e magari anche invidiati per la propria
posizione sociale.
Purtroppo queste cose non sono stabili né possono donarci
la felicità; appena arriviamo a possederle, ci rendiamo
conto della loro inutilità.
Invece c’è qualcosa che può darci gioia piena, senza che
niente o nessuno possa togliercela; è il privilegio di servire,
facendo come Gesù.
Non è facile purtroppo, servire come Gesù, ma per riuscirci
abbiamo l’arma della preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

martedì 19 aprile 2016

Il Vangelo del Mercoledì 20 Aprile 2016

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (12,24-13,5)
Dal Vangelo secondo Giovanni (12,44-50) anno C.
In quel tempo, Gesù esclamò: «Chi crede in me, non crede
in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede
colui che mi ha mandato.
Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque
crede in me non rimanga nelle tenebre.
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non
lo condanno; perché non sono venuto per condannare il
mondo, ma per salvare il mondo.
Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna:
la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno.
Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha
mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire.
E io so che il suo comandamento è vita eterna.
Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre
le ha dette a me».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La luce è una delle cose più naturali che fanno parte della
nostra realtà.
In essa viviamo e ci muoviamo, senza neanche farci caso;
eppure, quando essa manca, comprendiamo davvero la
sua importanza.
Anche i movimenti più semplici ed immediati sembrano impossibili.
Se trasportiamo questa similitudine dal piano fisico a quello
spirituale, possiamo capire subito le parole di Gesù; Egli è
la vera luce mandata dal Padre per permettere agli uomini
di capire e di vedere la verità, senza la quale non esiste
nessuna redenzione.
E noi ci sentiamo veramente illuminati?
Se siamo ancora nella penombra, aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

lunedì 18 aprile 2016

Il Vangelo del Martedì 19 Aprile 2016

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (11,19-26)
Dal Vangelo secondo Giovanni (10,22-30) anno C.
Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione.
Era inverno.
Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone.
Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a
quando ci terrai nell’incertezza?
Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere
che io compio nel nome del Padre mio, queste danno
testimonianza di me.
Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore.
Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco
ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno
e nessuno le strapperà dalla mia mano.
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno
può strapparle dalla mano del Padre.
Io e il Padre siamo una cosa sola».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Giovanni ci dice che questo dialogo tra Gesù e i Giudei
avvenne sotto la porta di Salomone, cioè uno dei colonnati
che si estendeva su tutto il lato orientale della spianata del tempio.
Ma forse Giovanni vuole dirci qualcosa di più profondo,
sottolineando questo legame tra Gesù e Salomone.
Quest’ultimo veniva considerato, già dalla tradizione giudaica,
il sapiente per eccellenza.
Gesù è Colui che un giorno aveva detto agli ascoltatori increduli,
che di fronte a loro vi era ben più di Salomone; Egli stesso è la
sapienza incarnata di Dio.
E noi siamo pronti a credere in Gesù Cristo, Figlio di Dio?
Spero proprio di si, per questo per non smarrirci, preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.