giovedì 28 aprile 2016

Il vangelo del Venerdì 29 Aprile 2016

Santa Caterina da Siena.
1° Lettura dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (1,5-2,2)
Dal Vangelo secondo Matteo (11,25-30) anno C.
In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore
del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose
ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce
il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre
se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io
vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me,
che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro
per la vostra vita.
Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul vangelo di oggi.
Anche a poche ore dalla morte, Gesù manifesta con lucidità
di conoscere la situazione e, soprattutto ciò che si muove
nell’intimo di tutti coloro che gli stanno accanto.
Essi non dovranno scandalizzarsi della sua sofferenza e
della sua morte; anzi, essa darà loro l’opportunità per
comprendere la rivelazione più alta riguardante il loro
Maestro; il nome che Dio aveva rivelato a Mosè sul Sinai,
Io sono, egli lo attribuisce a se stesso.
Paradossalmente, essi lo capiranno proprio nel momento
in cui il dolore e la croce sembrano offuscare questa verità.
Questo ci fa capire come a volte il nostro approccio con la
sofferenza ed il dolore è sbagliato; a noi sembra che con
la passione e la morte di Gesù tutto sia finito, e non abbiamo
capito che invece tutto è appena cominciato.
Apriamo la nostra mente, ed accogliamo il punto di vista di
Dio, che spesso è diverso dal nostro, ma è molto più veritiero.
È vero, quanta fatica facciamo ad accettare il dolore,
ma è solo accettandolo che lo sentiremo meno, non è facile,
ma per riuscirci dobbiamo aiutarci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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