mercoledì 30 settembre 2015

Il Vangelo del Giovedì 1 Ottobre 2015

1° Lettura dal libro di Neemìa (8,1-4.5-6.7-12)
Dal Vangelo secondo Luca (10,1-12) anno B.
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li
inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo
dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono
pochi gli operai!
Pregate dunque il signore della messe, perché mandi
operai nella sua messe!
Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi;
non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi
a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”.
Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà
su di lui, altrimenti ritornerà su di voi.
Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello
che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa.
Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno,
mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che
vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”.
Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno,
uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della
vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la
scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno
di Dio è vicino”.
Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata
meno duramente di quella città».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Sòdoma, nell’Antico Testamento, è una città peccatrice
il cui delitto è salito fino al cielo, al cospetto di Dio.
Nonostante l’intercessione di Abramo, la città non fu
risparmiata dalla distruzione.
Eppure, Gesù dice che persino la città simbolo del peccato
e della disobbedienza a Dio avrà una sorte meno dura di
quelle città che non ascolteranno la parola di salvezza
predica dai discepoli di Gesù.
Questo avviene perché la salvezza portata da Gesù è
l’ultima e definitiva parola di luce data all’umanità;
gli uomini non devono più aspettare niente di nuovo,
perché Dio ha rivelato la pienezza del suo amore nel Figlio.
Dunque, rifiutarne il messaggio, anche se per interposta
persona, significa chiudersi definitivamente a questo amore.
Gesù non chiede la luna, chiede di ascoltare il suo
messaggio attraverso il Vangelo, e riceveremo il suo
amore, per questo preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

martedì 29 settembre 2015

Il Vangelo del Mercoledì 30 Settembre 2015

1° Lettura dal libro di Neemìa (2,1-8)
Dal Vangelo secondo Luca (9,57-62) anno B.
In quel tempo, mentre camminavano per la strada,
un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada».
E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli
uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non
ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Seguimi».
E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima
a seppellire mio padre».
Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti;
tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia
che io mi congedi da quelli di casa mia».
Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro
e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Sembra quasi che Gesù faccia di tutto per dissuadere
le persone che sono ben intenzionate a seguirlo; in realtà,
ciò che importa al Cristo è riuscire a comunicare a coloro
che erano affascinati dal suo insegnamento che Egli non
era come tutti i rabbì ed i maestri del tempo.
A differenza degli altri, il Cristo proponeva una dottrina
estremamente esigente, che chiedeva di porre tutto alle
spalle per essere liberi di seguirlo a tempo pieno.
Insomma, a Gesù non basta soltanto l’assenso della
mente o l’affetto del cuore; Egli chiede tutto.
In cambio Egli dà tutto, ma si deve essere pronti per
questo a grossi atti di coraggio e di fiducia.
Coloro che tentennano o che vorrebbero seguire Gesù a
modo loro ricevono da Gesù risposte negative.
Certamente ha ragione, perciò, siamo pronti a dare
tutto al Signore?
Speriamo di sì, ma se abbiamo dei dubbi,
per dissolverli aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

lunedì 28 settembre 2015

Il Vangelo del Martedì 29 Settembre 2015

1° Lettura dal libro del profeta Daniele (7,9-10.13-14)
Dal Vangelo secondo Giovanni (1,47-51) anno B.
In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva
incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in
cui non c’è falsità».
Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?».
Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti
ho visto quando eri sotto l’albero di fichi».
Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu
sei il re d’Israele!».
Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto
sotto l’albero di fichi, tu credi?
Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il
cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra
il Figlio dell’uomo».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Con l’ultima frase detta da Gesù a Natanaèle, Egli promette
al futuro apostolo ben più che una semplice prova della
sua potenza; gli apostoli potranno assistere, stando con
Gesù, a quei miracoli che manifesteranno più volte la
piena comunione tra il Cristo e suo Padre.
Anche noi siamo chiamati a questa comunione vitale con
la Santissima Trinità; per questo motivo, il Signore affida
la storia degli uomini alla custodia degli arcangeli; Egli
infatti sa quanto bisogno abbiamo di essere
guidati nel cammino.
Non solo; Dio sa quanto siamo inclini alle suggestioni
del male, per questo c’è necessità di sperimentare la
forza di spiriti beati che ci proteggano e ci liberino dal male.
Gli arcangeli ci curano, ci guidano e ci rendono liberi,
per questo preghiamo il Signore.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

domenica 27 settembre 2015

Il Vangelo del Lunedì 28 Settembre 2015

1° Lettura dal libro del profeta Zaccarìa (8,1-8)
Dal Vangelo secondo Luca (9,46-50) anno B.
In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli,
chi di loro fosse più grande.
Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore,
prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi
accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me;
e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato.
Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».
Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo
visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo
abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi».
Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi
non è contro di voi, è per voi».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Chissà qual’era l’idea di grandezza che si erano fatti
gli apostoli!
Per loro essere grandi significava compiere gesta
importanti, oppure vantare imprese memorabili; ma per
Gesù, la grandezza è di un altro tipo.
Essere grandi vuol dire avere una grande attenzione verso
le cose e le persone più piccole ed apparentemente
insignificanti, poiché in esse si manifesta in maniera
speciale la presenza di Dio.
Che grandezza può esservi in un bambino?
Eppure chi accoglie uno di essi accoglie proprio il Signore;
i piccoli allora sono il modello più indovinato di come
deve essere il discepolo di Cristo.
Chi sa piegarsi verso i piccoli ed esserlo lui stesso,
ha capito il grande segreto del regno dei cieli; in esso
si entra solo dopo aver rinunciato alle proprie pretese.
Coraggio, mettiamo da parte le nostre manie di grandezza,
facciamoci umili e semplici e diventeremo discepoli del
Signore, perciò preghiamo, perché anche la preghiera
è segno di umiltà.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

sabato 26 settembre 2015

Il Vangelo di Domenica 27 Settembre 2015

Il Vangelo della 26° Domenica del Tempo Ordinario 

1° Lettura dal libro dei Numeri (11,25-29)
2° Lettura dalla lettera di san Giacomo apostolo (5,1-6)
Dal Vangelo secondo Marco (9,38-43.45.47-48) anno B.
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro,
abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome
e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è
nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito
possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua
nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico,
non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono
in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo
una macina da mulino e sia gettato nel mare.
Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio
per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con
le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile.
E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio
per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i
due piedi essere gettato nella Geènna.
E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via:
è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo,
anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove
il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Nella vita si deve essere davvero decisi, perché altrimenti
non si va da nessuna parte.
Quante volte, del resto, anche noi ci siamo accorti di aver
ottenuto nella nostra vita risultati seri ed apprezzabili
solo nel momento in cui abbiamo preso una decisione
ferma e convinta, costi quello che costi?
La stessa cosa vale per il Vangelo.
Quando ci accorgiamo che c’è qualche cosa che non va
e che ci impedisce veramente di seguire Gesù, ci vuole
un atto di coraggio per liberarsene.
Certamente il sacrificio è grande e spesso non è indolore.
Però, il risultato in genere è sempre un grande senso
di pace e di libertà.
Ciò che ci ostacola lo abbiamo davanti agli occhi,
e sappiamo bene di cosa si tratti; perché non chiediamo
a Dio la grazia di liberarcene per essere più leggeri
per correre verso di Lui.
Coraggio atleti, liberiamoci di tutti gli ostacoli che
abbiamo nella nostra esistenza, e corriamo finalmente
liberi fra le braccia amorose del Signore,
sempre aiutati dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

venerdì 25 settembre 2015

Il Vangelo del Sabato 26 Settembre 2015

1° Lettura dal libro del profeta Zaccarìa (2,5-9.14-15)
Dal Vangelo secondo Luca (9,43b-45) anno B.
In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le
cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi
bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta
per essere consegnato nelle mani degli uomini».
Essi però non capivano queste parole: restavano per
loro così misteriose che non ne coglievano il senso,
e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
Parola del Signore.
Riflessione sul Vangelo di oggi.
La paura degli apostoli non è data tanto dalla reazione
di Gesù; piuttosto essa esprime la loro incapacità di
entrare nel mistero di Dio, che si manifesta attraverso
la via oscura e dolorosa della croce.
La paura, in altre parole, è sempre il risultato della
mancanza di fede; gli apostoli dovranno ancora crescere
in essa per rendersi conto che le cose che Gesù faceva
e che destavano meraviglia erano la manifestazione della
salvezza di Dio, che sarebbe passata proprio attraverso
la sofferenza e la morte di Cristo.
Abbiamo anche noi paura di Dio, quando ci invita a
camminare su strade che promettono tutt’altro che
tranquillità e pace; eppure, solo quando lasciamo dietro
di noi il timore, scopriamo che Egli ci conduce verso
la pienezza dell’amore.
Ed allora, facciamoci guidare dal Signore che è amore
e misericordia, attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

giovedì 24 settembre 2015

Il Vangelo del Venerdì 25 Settembre 2015

1° Lettura dal libro del profeta Aggèo (1,15b-2,9)
Dal Vangelo secondo Luca (9,18-22) anno B.
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare.
I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa
domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?».
Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa;
altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?».
Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno.
«Il Figlio dell’uomo–disse–deve soffrire molto, essere
rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi,
venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Avere un’intuizione, per quanto illuminata possa essere,
non significa aver compreso tutta la verità; essa, per
essere capita ed accolta necessita di una grande capacità
di leggere la volontà di Dio.
Lo stesso avvenne per Pietro; egli provocato dalla domanda
di Gesù, diede una risposta esemplare; solo una rivelazione
dall’alto avrebbe potuto fargli dare quel riscontro.
Eppure, Gesù gli intima di non dire a nessuno quanto
aveva detto; la preoccupazione del Maestro che essi,
che non avevano ancora capito il mistero del Figlio di Dio
e della sua sofferenza, potessero dare un’immagine di Lui
distorta dai loro desideri di grandezza e di rivalsa politica.
Quando parliamo del Signore, siamo sicuri di non dare
un’immagine sbagliata di Lui?
Speriamo di no, allora prima di parlare cerchiamo di
aiutarci con la preghiera, per non sbagliare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

mercoledì 23 settembre 2015

Il Vangelo del Giovedì 24 Settembre 2015

1° Lettura dal libro del profeta Aggèo (1,1-8)
Dal Vangelo secondo Luca (9,7-9) anno B.
In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti
questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare,
perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti»,
altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno
degli antichi profeti».
Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io;
chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?».
E cercava di vederlo.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Ci possono essere tanti motivi per voler vedere Gesù;
tanti, negli in cui il Signore camminò ed operò per le
vie della Palestina, ebbero la possibilità di osservarlo,
di avvicinarlo e di sentirlo parlare.
Eppure, non tutti decisero di fare l’unica cosa davvero
utile per la loro esistenza dopo aver sentito parlare il
Maestro; cambiare vita e convertirsi.
La curiosità, l’ammirazione o la ricerca di conoscenza
non basta per entrare in relazione profonda con Gesù;
lo stesso Pilato, di fronte alla Verità incarnata, non seppe
riconoscere colui che aveva di fronte,
ed esclamò: “Cos’è la verità?”.
Erode appartiene proprio a quella folla anonima e senza
volto di persone che, pur avendo cercato di vedere Gesù,
non colse il significato della sua presenza.
Speriamo di non essere così anche noi; cogliamo
l’attimo e riconosciamo Gesù e la sua Parola,
aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

martedì 22 settembre 2015

Il Vangelo del Mercoledì 23 Settembre 2015

1° Lettura dal libro di Esdra (9,5-9)
Dal Vangelo secondo Luca (9,1-6) anno B.
In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza
e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie.
E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire
gli infermi.
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone,
né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche.
In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite.
Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro
città e scuotete la polvere dai vostri piedi come
testimonianza contro di loro».
Allora essi uscirono e giravano di villaggio in
villaggio, ovunque annunciando la buona notizia
e operando guarigioni.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
I discepoli non hanno ancora capito fino in fondo il
motivo di queste parole di Gesù.
Egli vuole che essi possano continuare la sua missione
in mezzo alle genti.
Ma non solo; essi devono ricordare che le persone,
guardando loro, devono poter riconoscere Lui stesso
che continua a camminare per le strade del mondo
insegnando e guarendo.
Ciò è valido ancor oggi per quei discepoli che Egli
continua a mandare nel mondo.
Grazie ad essi Egli può continuare la sua opera di
evangelizzazione e Lui stesso continua ad accompagnarli
con il suo amore e la sua assistenza.
Quando vediamo dei missionari o dei sacerdoti che
lavorano in zone difficili, pensiamo di vedere ancora
Gesù alle prese con il suo popolo per salvarlo.
Perciò, mettiamoci anche noi a disposizione del Signore,
cercando di evangelizzare chi è vicino a noi,
aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

lunedì 21 settembre 2015

Il Vangelo del Martedì 22 Settembre 2015

1° Lettura dal libro di Esdra (6,7-8.12.14-20)
Dal Vangelo secondo Luca (8,19-21) anno B.
In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi
fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno
fuori e desiderano vederti».
Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono
questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la
mettono in pratica».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Essere discepoli di Gesù crea dei legami molto particolari
con Lui, che addirittura superano quelli naturali e più
immediati; quelli con i propri genitori.
Gesù, in realtà non ne disconosce il valore né critica la
loro validità, ma essi passano in secondo piano; infatti,
con il Signore si può entrare in una comunione ancora
più profonda e tutto sta nel come ci poniamo di fronte
alla sua parola.
Se noi facciamo spazio nella nostra vita a questa parola
e la mettiamo in pratica, possiamo dire di avere con Lui
un rapporto di parentela vero e proprio.
Mettere in pratica la parola; questo è l’impegno per far
sì che noi non ci illudiamo.
Solo il nostro comportamento può dimostrare quanto il
nostro legame con Gesù Cristo sia vero ed autentico,
e non una farsa.
Perciò, mettiamo in pratica la parola del Signore per
essere sempre più uniti a Lui, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.