venerdì 25 settembre 2015

Il Vangelo del Sabato 26 Settembre 2015

1° Lettura dal libro del profeta Zaccarìa (2,5-9.14-15)
Dal Vangelo secondo Luca (9,43b-45) anno B.
In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le
cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi
bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta
per essere consegnato nelle mani degli uomini».
Essi però non capivano queste parole: restavano per
loro così misteriose che non ne coglievano il senso,
e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
Parola del Signore.
Riflessione sul Vangelo di oggi.
La paura degli apostoli non è data tanto dalla reazione
di Gesù; piuttosto essa esprime la loro incapacità di
entrare nel mistero di Dio, che si manifesta attraverso
la via oscura e dolorosa della croce.
La paura, in altre parole, è sempre il risultato della
mancanza di fede; gli apostoli dovranno ancora crescere
in essa per rendersi conto che le cose che Gesù faceva
e che destavano meraviglia erano la manifestazione della
salvezza di Dio, che sarebbe passata proprio attraverso
la sofferenza e la morte di Cristo.
Abbiamo anche noi paura di Dio, quando ci invita a
camminare su strade che promettono tutt’altro che
tranquillità e pace; eppure, solo quando lasciamo dietro
di noi il timore, scopriamo che Egli ci conduce verso
la pienezza dell’amore.
Ed allora, facciamoci guidare dal Signore che è amore
e misericordia, attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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