giovedì 16 luglio 2015

Il Vangelo del Venerdì 17 Luglio 2015

1° Lettura dal libro dell’Èsodo (11,10-12,14)
Dal Vangelo secondo Matteo (12,1-8) anno B.
In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato,
fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e
cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli
stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato».
Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece
Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame?
Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani
dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito
mangiare, ma ai soli sacerdoti.
O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato
i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono
senza colpa?
Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio.
Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia
io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato
persone senza colpa.
Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Purtroppo non tutti conosciamo il vero significato
della Santa Messa.
Nella Messa, Gesù rinnova il suo grande gesto
d’amore che aveva compiuto più di duemila anni fa,
ed attraverso la liturgia riviviamo da protagonisti
la vera Pasqua, quella compiutasi nella morte
e risurrezione di Gesù.
Perciò, il sacrificio, per sua natura, è qualcosa che
ci coinvolge profondamente, perché in ciò che
offriamo a Dio vi è parte di noi stessi; dunque,
non è possibile pensare di offrire a Dio animali e cose,
se essi non sono espressione del dono di noi stessi a Lui.
I farisei, purtroppo, avevano perso di vista questa verità,
per cui il loro culto era diventato semplicemente
legalismo; per essi ciò che contava era la correttezza
del rito, non più il suo significato profondo.
Gesù rinnova ancora una volta il senso dell’offerta;
sopra tutti i sacrifici, ha un valore estremamente più
grande la misericordia e il perdono.
Da quando non offriamo più un sacrificio del
genere a Dio?
Anche noi cerchiamo di stordire Dio con le nostre
preghiere, senza offrire veri sacrifici a Lui graditi?
Facciamo dei sacrifici graditi al Signore con amore
e accompagniamoli con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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