venerdì 17 luglio 2015

Il Vangelo del Sabato 18 Luglio 2015

1° Lettura dal libro dell’Èsodo (12,37-42)
Dal Vangelo secondo Matteo (12,14-21) anno B.
In quel tempo, i farisei uscirono e tennero consiglio
contro Gesù per farlo morire.
Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là.
Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose
loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che
era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Ecco
il mio servo, che io ho scelto;
il mio amato, nel quale ho posto il mio
compiacimento.
Porrò il mio spirito sopra di lui
e annuncerà alle nazioni la giustizia.
Non contesterà né griderà
né si udrà nelle piazze la sua voce.
Non spezzerà una canna già incrinata,
non spegnerà una fiamma smorta,
finché non abbia fatto trionfare la giustizia;
nel suo nome spereranno le nazioni».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La libertà non consiste nel non avere catene,
ma nell’imparare a respingerle.
Dunque, dobbiamo imparare a respingere le
schiavitù sottili e difficili da combattere come,
l’idolatria, la disobbedienza e la durezza di cuore.
Quali sono le schiavitù che imbrigliano il nostro cuore?
Dobbiamo sapere che per essere liberati, anche
noi dobbiamo continuamente camminare nella
legge di Dio, per evitare che possiamo riempirci
di catene e lacci, senza avere la possibilità di
esserne liberati in profondità.
Perciò, impariamo da Gesù il significato della sua
persona e del suo operato.
Egli fugge dai farisei perché sa che la sua ora non
è ancora venuta; deve ancora camminare molto,
guarendo e sanando tutti parlando del regno dei
cieli e della bontà di Dio, prima di offrire la sua vita
in sacrificio per tutti gli uomini.
Egli insegnerà a vincere con la forza inerme dell’amore,
della misericordia e della giustizia.
Proviamo a leggere lentamente questo brano e
specchiamoci in queste caratteristiche; abbiamo
il coraggio di accettare questo modello?
Vogliamo percorrere la via della giustizia e dell’amore,
anche se questo può costarci il buon nome, la
reputazione e la stima dei nostri amici?
Lo so che non è facile, dobbiamo provare aiutandoci
con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento