martedì 7 luglio 2015

Il Vangelo del Mercoledì 8 Luglio 2015

1° Lettura dal libro della Gènesi (41,55-57; 42,5-7.17-24)
Dal Vangelo secondo Matteo (10,1-7) anno B.
In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli,
Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per
scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone,
chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo,
figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo
e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano;
Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo
e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro:
«Non andate fra i pagani e non entrate nelle città
dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore
perdute della casa d’Israele.
Strada facendo, predicate, dicendo che il regno
dei cieli è vicino».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
A volte nel nostro cuore, sentiamo il rimorso di
tutte quelle colpe di cui ci siamo macchiati.
Perché, anche dopo anni il nostro peccato occulto
riaffiora nella nostra coscienza, ma anche noi
possiamo essere a nostro modo, strumenti di
compimento della volontà di Dio, il quale sa far
nascere il bene anche dall’ingiustizia.
Perciò, facciamo attenzione a quello che la nostra
coscienza ci dice; ascoltiamola, poiché attraverso
di essa ci parla Dio, che vuole liberarci dai nostri
peccati nascosti.
Correndo il rischio di essere chiamati anche noi.
La chiamata di Dio, senza dubbio, è un fatto misterioso
che sfugge ad ogni criterio umano di valutazione;
perché questi nomi e non altri?
La benevolenza di Gesù si manifesta nei confronti
di questi chiamati, i quali vengono così rivestiti delle
sue stesse prerogative di salvezza e di liberazione.
Un apostolo è tale se però ricorda sempre il suo scopo
iniziale; egli è sempre inviato da qualcun altro,
e non rappresenta se stesso.
Le loro capacità, i loro carismi e gli stessi miracoli
che essi compiono, sono un segnale che indica come
essi sono inviati da chi annuncia, per mezzo loro,
salvezza e liberazione.
Alle storie dei dodici apostoli possiamo aggiungere
anche la nostra; impegniamoci a vivere da inviati,
da apostoli, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.


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