mercoledì 8 luglio 2015

Il Vangelo del Giovedì 9 Luglio 2015

1° Lettura Dal libro della Gènesi (44,18-21.23-29; 45,1-5).
Dal Vangelo secondo Matteo (10,7-15) anno B.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno
dei cieli è vicino.
Guarite gli infermi, risuscitate i morti,
purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre
cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali,
né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate
chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto.
Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di
essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi.
Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle
vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e
scuotete la polvere dei vostri piedi.
In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma
e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Sarebbe bello riuscire a vivere ogni giorno in una
dimensione di fede profonda.
Perché tutto, ma proprio tutto, serve ad avvicinarci a Dio.
Persino le disgrazie, le ingiustizie e gli abusi degli altri
nei confronti della nostra persona, possono essere assunti
da Dio e trasformati in grazie e benedizioni.
Vogliamo vivere in questa fede?
Preghiamo e chiediamolo con fede a Gesù, e certamente
ce lo concederà con gioia quando glielo domandiamo.
Ma però, le regole che sottostanno al mandato missionario
di Gesù nei confronti degli apostoli sono semplici e dettate
da motivazioni essenzialmente pratiche; ma, allo stesso
tempo, sono profondamente esigenti, in quanto richiedono
a colui che viene inviato di porre la passione per il regno
di Dio e per il Signore Gesù prima di ogni altro interesse.
Chi accetta di mettersi a seguire Gesù ed essere a sua
volta annunciatore del regno, deve sapere che ad esso
va sacrificato tutto.
Eppure, quanto più ci si fa poveri e semplici per annunciare
il regno dei cieli, tanto più si porta frutto; il nostro
impegno sia quello di vivere la passione per il regno,
perché anche noi, nella quotidianità e nella ferialità,
possiamo essere testimoni efficaci della grazia che Dio
vuole donare, perciò, aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.



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