sabato 21 marzo 2015

Il Vangelo di Domenica 22 Marzo 2015

Il Vangelo della 5° Domenica di Quaresima
1° Lettura dal libro del profeta Geremia (31,31-34)
2° Lettura dalla lettera agli Ebrei (5,7-9)
Dal Vangelo secondo Giovanni (12,20-33) anno B.
In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto
durante la festa, c’erano anche alcuni Greci.
Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsaida
di Galilea, e gli domandarono: “Signore, vogliamo
vedere Gesù”.
Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e
Filippo andarono a dirlo a Gesù.
Gesù rispose loro: “È venuta l’ora che il Figlio
dell’uomo sia glorificato.
In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano
caduto in terra non muore, rimane solo; se invece
muore, produce molto frutto.
Chi ama la propria vita la perde e chi odia la propria
vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.
Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io,
là sarà anche il mio servitore.
Se uno serve me, il Padre lo onorerà.
Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò?
Padre, salvami da quest’ora?
Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora!
Padre, glorifica il tuo nome”.
Venne allora una voce dal cielo: “L’ho glorificato
e lo glorificherò ancora!”.
La folla che era presente e aveva udito,
diceva che era stato un tuono. Altri
dicevano: “Un angelo gli ha parlato”.
Disse Gesù: “Questa voce non è venuta
per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo
mondo; ora il principe di questo mondo sarà
gettato fuori.
E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me”.
Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.
Parola del Signore.
La legge data da Dio al popolo di Israele era scritta
su tavole di pietra, e dovevano testimoniare la fedeltà
eterna di Dio alla sua alleanza con i Giudei.
Ma essi non si mantennero fedeli ad essa, per cui Dio
manifesta la sua volontà di stipulare una nuova alleanza.
Questa volta però non scritta su tavole di pietra,
ma direttamente nel cuore degli Israeliti.
Questa alleanza sarà scritta con il sangue del Figlio
di Dio, il quale manifesterà l’infinito amore di Dio a
tutte le genti, e il perdono dei peccati.
Ed in queste poche righe troviamo espresso tutto il
mistero di Cristo Gesù.
Egli era Dio; eppure non gli è stato risparmiato nulla,
nemmeno la sofferenza più profonda.
Tutta la sua vita è stata una continua preghiera di
intercessione per il genere umano, fatta di gemiti,
di lacrime e di suppliche.
Egli ha dovuto imparare attraverso il dolore l’obbedienza,
e per questo è divenuto causa di salvezza per tutti.
Anche noi possiamo salvarci, imparando l’obbedienza
al Vangelo e alla volontà del Padre celeste.
Però, facciamo presto, questa è l’ora.
L’ora di Gesù ormai si avvicina; Egli ne è perfettamente
consapevole, per cui nel suo cuore di uomo si muovono
sentimenti contrastanti.
Da un lato il turbamento per quello che lo aspetta,
e dall’altro il desiderio di fare la volontà del Padre,
costi quello che costi.
Il Padre conferma dal cielo la volontà del Figlio dicendo
che proprio la Croce sarà il luogo in cui comincerà la
glorificazione di Gesù, ma anche la nostra.
Qualche volta ci capita di aver paura?
Anche Gesù l’ha provata; affidiamoci con fiducia,
come ha fatto Lui, alle mani premurose del Padre,
e come fece Lui, preghiamo. 
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.



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