domenica 22 marzo 2015

Il Vangelo del Lunedì 23 Marzo 2015

1° Lettura dal libro del profeta
Daniele (13,1-9.15-17.19-30.33-62)
Dal Vangelo secondo Giovanni (8,1-11) anno B.
In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi.
Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto
il popolo andava da lui.
Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una
donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo
e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata
sorpresa in flagrante adulterio.
Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare
donne come questa. Tu che ne dici?».
Dicevano questo per metterlo alla prova e per
avere motivo di accusarlo.
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra.
Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo,
si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato,
getti per primo la pietra contro di lei».
E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra.
Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno,
cominciando dai più anziani.
Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo.
Allora Gesù si alzò e le disse:
«Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?».
Ed ella rispose: «Nessuno, Signore».
E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora
in poi non peccare più».
Parola del Signore.
Susanna è una dei tanti perseguitati ingiustamente
di tutta la storia dell’umanità.
Quanti uomini e donne, ancora oggi, vengono
perseguitati e calpestati nella loro dignità da
persone senza scrupoli?
Eppure, la loro voce arriva davanti al trono
dell’Altissimo, il quale prima o poi manifesta
la sua giustizia.
Si tratta solo di avere tanta fede in Lui e nella
sua provvidente potenza.
Egli non lascerà inascoltato nessun grido dei poveri
o degli oppressi che invocano il suo nome tra le
lacrime e la persecuzione.
Questo lo si capisce in questo gesto di Gesù, di
fronte ad una donna perseguitata.
Non sappiamo nemmeno il nome di questa donna.
Per tutti essa era la peccatrice, l’adultera; su di
essa pesava una condanna dura ed inflessibile,
che le sarebbe costa la vita.
Già condannata da dei puritani farisei, che forse,
erano più peccatori di lei.
Per i farisei essa non merita nemmeno uno sguardo;
per loro essa è solo un caso, un canone della
loro legge da applicare.
Ma per Gesù questa donna ha una dignità, anche
se sporcata dal peccato.
Egli è pronta a restituirgliela.
Gesù ci dà sempre la possibilità di ricominciare,
anche se il nostro peccato è grande.
Certo però, che noi facciamo presto a condannare,
il Signore, no, Lui va sempre con tanta calma e pazienza,
e ci concede la grazia di chiedere il perdono, perciò,
niente paura, ma piuttosto preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.



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