giovedì 12 marzo 2015

Il Vangelo del Venerdì 13 Marzo 2015

1° Lettura dal libro di Osea (14,2-10).
Dal Vangelo secondo Marco (12,28b-34) anno B.
In quel tempo, si accostò a Gesù uno degli scribi
e gli domandò: «Qual è il primo di tutti
i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele.
Il Signore Dio nostro è l'unico Signore; amerai
dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore,
con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.
E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo
come te stesso.
Non c'è altro comandamento più importante di questi».
Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene,
Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non
v'è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore,
con tutta la mente e con tutta la forza e amare il
prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti
e i sacrifici».
Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente,
gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio».
E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Parola del Signore.
È sbagliato credere che l’ira del Signore voglia dire
automaticamente voler distruggere ogni rapporto
con il popolo eletto.
In realtà se Dio è adirato, è perché vuole che il suo
popolo capisca cosa significhi vivere nella libertà
dagli idoli, sia denaro che ideologici.
Per questo, per mezzo dei profeti, Dio richiama il
suo popolo a tornare a Lui con parole di perdono
e di misericordia.
Solo quando si capisce quanto sia pesante la catena
del peccato si apprezza la vera libertà, quella che
ci dona il Signore Gesù Cristo.
Attraverso il suo amore.
Chissà cosa deve aver pensato lo scriba che si è
sentito rivolgere da Gesù quella osservazione;
avrà davvero capito che lo stesso Figlio di Dio gli
stava dicendo che era sulla strada giusta per
giungere alla pienezza della legge, di cui Egli
stesso era la realizzazione?
Non lo sappiamo.
Però sappiamo bene che Dio lo dice anche a noi
ogni volta che viviamo in grazia, lontano dal
peccato e con la consapevolezza che nell’amore
verso i fratelli si incontra il vero volto di Dio
misericordioso, che è fedele per sempre.
Non facciamo la figura dello scriba, piuttosto
stiamo zitti e preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.



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