venerdì 16 maggio 2025

Il Vangelo del Sabato 17 Maggio 2025

 

Della 4° settimana di Pasqua.

San Pasquale Baylon, religioso francescano.

Prima Lettura.

Noi ci rivolgiamo ai pagani.

Dagli Atti degli Apostoli (13,44-52)

Il sabato seguente quasi tutta la città [di

Antiòchia] si radunò per ascoltare la

parola del Signore.

Quando videro quella moltitudine,

i Giudei furono ricolmi di gelosia e

con parole ingiuriose contrastavano

le affermazioni di Paolo.

Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza

dichiararono: «Era necessario che fosse

proclamata prima di tutto a voi la parola

di Dio, ma poiché la respingete e non vi

giudicate degni della vita eterna, ecco:

noi ci rivolgiamo ai pagani.

Così infatti ci ha ordinato il Signore: "Io

ti ho posto per essere luce delle genti,

perché tu porti la salvezza sino

all'estremità della terra"».

Nell'udire ciò, i pagani si rallegravano

e glorificavano la parola del Signore,

e tutti quelli che erano destinati alla

vita eterna credettero.

La parola del Signore si diffondeva

per tutta la regione.

Ma i Giudei sobillarono le pie donne

della nobiltà e i notabili della città

e suscitarono una persecuzione contro

Paolo e Bàrnaba e li cacciarono dal

loro territorio.

Allora essi, scossa contro di loro la

polvere dei piedi, andarono a Icònio.

I discepoli erano pieni di gioia

e di Spirito Santo.

Parola di Dio.

Vangelo.

Chi ha visto me, ha visto il Padre.

Dal Vangelo secondo

Giovanni (14,7-14) anno dispari.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi

discepoli: «Se avete conosciuto me,

conoscerete anche il Padre mio: fin da

ora lo conoscete e lo avete veduto».

Gli disse Filippo: «Signore, mostraci

il Padre e ci basta».

Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono

con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo?

Chi ha visto me, ha visto il Padre.

Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"?

Non credi che io sono nel Padre e il

Padre è in me?

Le parole che io vi dico, non le dico da

me stesso; ma il Padre, che rimane in me,

compie le sue opere.

Credete a me: io sono nel Padre

e il Padre è in me.

Se non altro, credetelo per le opere stesse.

In verità, in verità io vi dico: chi crede in

me, anch'egli compirà le opere che io

compio e ne compirà di più grandi di

queste, perché io vado al Padre.

E qualunque cosa chiederete nel mio

nome, la farò, perché il Padre sia

glorificato nel Figlio.

Se mi chiederete qualche cosa nel mio

nome, io la farò.

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Esiste un legame intimo, unico, assoluto

fra Gesù e il Padre.

Anche Gesù, nella sua umanità, prende

consapevolezza di essere unito al Padre

in un modo unico e straordinario; le cose

che Gesù dice di Dio non sono l’intuizione

di un grande uomo di fede, ma la

manifestazione dell’assoluto di Dio,

la sua Parola definitiva.

Perciò Gesù spiega a Filippo che chi lo

ha visto ha visto il Padre.

Noi guardiamo Dio attraverso lo sguardo

del Signore Gesù.

Perché, allora, dopo tanto tempo,

continuo ad incontrare dei sé-dicenti

cristiani che, quando parlano di Dio,

me lo dipingono in maniera orrenda

e lontana anni luce dal Vangelo?

Perché ancora il popolo cristiano fatica

a convertirsi al vero volto di Dio che

Gesù solo ha potuto manifestare in

maniera autentica e definitiva?

Paolo sperimenta ad Antiochia, per la

prima volta, la gelosia dei suoi fratelli

nella fede; non accettano il successo

della sua predicazione.

Questa inattesa reazione svela a noi

quanto possiamo essere chiusi e ottusi

nell’accogliere la novità del Regno,

convinti di possedere la verità tutta intera.

Ma questo fallimento apparente, diventa

occasione per lo Spirito di allargare

l’annuncio ai non ebrei, e a noi.

La Parola e la preghiera non

subiscono mai sconfitte!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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