martedì 20 maggio 2025

Il Vangelo del Mercoledì 21 Maggio 2025

 

Della 5° settimana di Pasqua.

Santi Cristoforo Magallanes

e 24 compagni Martiri messicani.

Prima Lettura.

Fu stabilito che salissero a Gerusalemme

dagli apostoli e dagli anziani per tale questione.

Dagli Atti degli Apostoli (15,1-6)

In quei giorni, alcuni, venuti [ad Antiòchia]

dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: «Se

non vi fate circoncidere secondo l'usanza

di Mosè, non potete essere salvati».

Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano e

discutevano animatamente contro costoro,

fu stabilito che Paolo e Bàrnaba e alcuni

altri di loro salissero a Gerusalemme dagli

apostoli e dagli anziani per tale questione.

Essi dunque, provveduti del necessario

dalla Chiesa, attraversarono la Fenìcia

e la Samarìa, raccontando la conversione

dei pagani e suscitando grande gioia in

tutti i fratelli.

Giunti poi a Gerusalemme, furono ricevuti

dalla Chiesa, dagli apostoli e dagli anziani,

e riferirono quali grandi cose Dio aveva

compiuto per mezzo loro.

Ma si alzarono alcuni della setta dei

farisei, che erano diventati credenti,

affermando: «È necessario circonciderli e

ordinare loro di osservare la legge di Mosè».

Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani

per esaminare questo problema.

Parola di Dio.

Vangelo.

Chi rimane in me, e io in lui,

porta molto frutto.

Dal Vangelo secondo

Giovanni (15,1-8) anno dispari.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi

discepoli: «Io sono la vite vera e

il Padre mio è l'agricoltore.

Ogni tralcio che in me non porta frutto,

lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto,

lo pota perché porti più frutto.

Voi siete già puri, a causa della parola

che vi ho annunciato.

Rimanete in me e io in voi.

Come il tralcio non può portare frutto

da se stesso se non rimane nella vite,

così neanche voi se non rimanete in me.

Io sono la vite, voi i tralci.

Chi rimane in me, e io in lui, porta

molto frutto, perché senza di me non

potete far nulla.

Chi non rimane in me viene gettato via

come il tralcio e secca; poi lo raccolgono,

lo gettano nel fuoco e lo bruciano.

Se rimanete in me e le mie parole

rimangono in voi, chiedete quello che

volete e vi sarà fatto.

In questo è glorificato il Padre mio:

che portiate molto frutto e diventiate

miei discepoli».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Senza il Signore non portiamo frutto,

non possiamo fare nulla.

Lo sappiamo, lo sperimentiamo,

ne siamo consapevoli.

Ma come possiamo capire se siamo

o meno innestati nel Signore?

Come sapere se le scelte di comunità, le

decisioni sul piano etico o politico sono

in sintonia col messaggio Evangelico?

San Paolo sperimenta un enorme dolore;

le sue comunità sono raggiunte da devoti

e zelanti cristiani che provengono da

Gerusalemme e che demoliscono

l’pera dell’apostolo.

Paolo non è del gruppo dei dodici ed

è troppo aperto ai pagani per piacere

ai farisei diventati discepoli.

Allora Paolo e Barnaba scendono a

Gerusalemme per dirimere la questione,

e così avverrà.

Anche nella nostra Chiesa corriamo il

rischio di sentirci più devoti degli altri;

ho visto parrocchie e movimenti farsi

concorrenza, cristiani accusare cristiani

di essere poco ortodossi o lontani

dalla dottrina, purtroppo!

Impariamo il metodo delle prime

comunità; i pastori della Chiesa, radunati

nello Spirito, hanno il compito e la grazia

di potere discernere e capire come

comportarsi nelle cose concrete, per

aiutare le singole comunità a dimorare

nel Signore, a restare innestati nella

linfa vitale della Chiesa, attraverso

la preghiera assidua.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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