lunedì 19 maggio 2025

Il Vangelo del Martedì 20 Maggio 2025

 

Della 5° settimana di Pasqua.

San Bernardino da Siena, sacerdote.

Prima Lettura.

Riferirono alla Chiesa quello che

Dio aveva fatto per mezzo loro.

Dagli Atti degli Apostoli (14,19-28)

In quei giorni, giunsero [a Listra] da

Antiòchia e da Icònio alcuni Giudei,

i quali persuasero la folla.

Essi lapidarono Paolo e lo trascinarono

fuori della città, credendolo morto.

Allora gli si fecero attorno i discepoli

ed egli si alzò ed entrò in città.

Il giorno dopo partì con Bàrnaba

alla volta di Derbe.

Dopo aver annunciato il Vangelo a

quella città e aver fatto un numero

considerevole di discepoli, ritornarono a

Listra, Icònio e Antiòchia, confermando

i discepoli ed esortandoli a restare saldi

nella fede «perché-dicevano-dobbiamo

entrare nel regno di Dio attraverso

molte tribolazioni».

Designarono quindi per loro in ogni

Chiesa alcuni anziani e, dopo avere

pregato e digiunato, li affidarono al

Signore, nel quale avevano creduto.

Attraversata poi la Pisìdia, raggiunsero

la Panfìlia e, dopo avere proclamato la

Parola a Perge, scesero ad Attàlia;

di qui fecero vela per Antiòchia là

dove erano stati affidati alla grazia di

Dio per l'opera che avevano compiuto.

Appena arrivati, riunirono la Chiesa

e riferirono tutto quello che Dio aveva

fatto per mezzo loro e come avesse

aperto ai pagani la porta della fede.

E si fermarono per non poco tempo

insieme ai discepoli.

Parola di Dio.

Vangelo.

Vi do la mia pace.

Dal Vangelo secondo

Giovanni (14,27-31a) anno dispari.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi

discepoli: «Vi lascio la pace,

vi do la mia pace.

Non come la dà il mondo, io la do a voi.

Non sia turbato il vostro cuore e non

abbia timore.

Avete udito che vi ho detto: "Vado

e tornerò da voi".

Se mi amaste, vi rallegrereste che io

vado al Padre, perché il Padre è più

grande di me.

Ve l'ho detto ora, prima che avvenga,

perché, quando avverrà, voi crediate.

Non parlerò più a lungo con voi, perché

viene il prìncipe del mondo; contro di

me non può nulla, ma bisogna che il

mondo sappia che io amo il Padre,

e come il Padre mi ha comandato,

così io agisco».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Bisogna attraversare molte tribolazioni

per entrare nel Regno di Dio.

Lo sa Paolo che è appena stato lapidato,

lo sanno i discepoli, lo sappiamo noi.

Le difficoltà della vita, di salute, le

incomprensioni famigliari, la

consapevolezza del proprio limite,

in certi momenti, ci tolgono il fiato,

ci scoraggiano, appesantiscono il nostro

cammino di liberazione.

E Gesù (prossimo alla morte!) ci

rassicura e ci dona la sua pace.

Una pace che non è assenza di conflitto

(al discepolo il dolore non è evitato) ma

certezza di una presenza e di un Amore

fedele e immutabile.

Se dimoriamo in questa pace, se vi

attingiamo continuamente, possiamo

fare esperienza della forza che ci

deriva dallo Spirito Santo.

È commovente vedere come Paolo, pur

duramente provato dall’ostilità dei giudei

alla sua predicazione, torna sui propri

passi e raggiunge le comunità da lui

fondate per rianimarle.

Non solo; provvede a nominare dei

responsabili che hanno il compito di

seguire e far crescere le comunità;

i presbiteri e vescovi.

La Chiesa, che dimora nella pace del

Maestro, è chiamata a rianimare e ad

incoraggiare i discepoli, attraverso

la preghiera, non a tediarli

e ad appesantirli con fardelli e regole!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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