lunedì 24 febbraio 2025

Il Vangelo del Martedì 25 Febbraio 2025

 

Della 7° settimana dal Tempo Ordinario.

San Gerlando di Agrigento, Vescovo.

Prima Lettura.

Preparati alla tentazione.

Dal libro del Siràcide (2,1-13)

Figlio, se ti presenti per servire il Signore,

resta saldo nella giustizia e nel timore,

prepàrati alla tentazione.

Abbi un cuore retto e sii costante, tendi

l’orecchio e accogli parole sagge, non ti

smarrire nel tempo della prova.

Stai unito a lui senza separartene, perché

tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni.

Accetta quanto ti capita e sii paziente

nelle vicende dolorose, perché l’oro si

prova con il fuoco e gli uomini ben accetti

nel crogiuolo del dolore.

Affìdati a lui ed egli ti aiuterà, raddrizza

le tue vie e spera in lui, persisti nel suo

timore e invecchia in esso.

Voi che temete il Signore, aspettate la sua

misericordia e non deviate, per non cadere.

Voi che temete il Signore, confidate in lui,

e la vostra ricompensa non verrà meno.

Voi che temete il Signore, sperate nei

suoi benefici, nella felicità eterna e

nella misericordia.

Voi che temete il Signore, amatelo, e i

vostri cuori saranno ricolmi di luce.

Considerate le generazioni passate e

riflettete: chi ha confidato nel Signore

ed è rimasto deluso?

O chi ha perseverato nel suo timore

e fu abbandonato?

O chi lo ha invocato e da lui è stato trascurato?

Perché il Signore è clemente e

misericordioso, perdona i peccati e salva

al momento della tribolazione, protegge

coloro che lo ricercano sinceramente.

Parola di Dio.

Vangelo.

Il Figlio dell’uomo viene consegnato.

Se uno vuole essere il primo,

sia il servitore di tutti.

Dal Vangelo secondo

Marco (9,30-37) anno dispari.

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli

attraversavano la Galilea, ma egli non

voleva che alcuno lo sapesse.

Insegnava infatti ai suoi discepoli e

diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene

consegnato nelle mani degli uomini e

lo uccideranno; ma, una volta ucciso,

dopo tre giorni risorgerà».

Essi però non capivano queste parole

e avevano timore di interrogarlo.

Giunsero a Cafàrnao.

Quando fu in casa, chiese loro: «Di che

cosa stavate discutendo per la strada?».

Ed essi tacevano.

Per la strada infatti avevano discusso tra

loro chi fosse più grande.

Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro:

«Se uno vuole essere il primo, sia

l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».

E, preso un bambino, lo pose in mezzo

a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi

accoglie uno solo di questi bambini nel

mio nome, accoglie me; e chi accoglie

me, non accoglie me, ma colui che

mi ha mandato».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Che stridore, amici, che stridore!

Gesù è appena sceso dal Tabor, ha appena

guarito il ragazzo che gli apostoli, tontoloni,

non sono riusciti a guarire e parla della

propria morte.

Gesù vede che le cose stanno prendendo

una bruttissima piega, il suo progetto di

salvezza si sta arenando sulle secche della

diffidenza e l’aperta opposizione dei farisei.

Che fare?

Le parole, i miracoli, la predicazione

non sono serviti.

Intorno a sé Gesù vede crescere l’ostilità.

E Gesù, in un momento di profonda

commozione e di comprensibile

sofferenza proclama; Egli è disposto

a continuare anche se dovesse morire

a causa dell’annuncio!

E gli apostoli di che parlano?

Di chi farà il primo ministro dell’ormai

imminente Regno del Messia.

Tragica idiozia di noi uomini!

Incredibile povertà dei discepoli!

Non hanno capito nulla, sono lontanissimi

anche solo dall’immaginare ciò che

sta per accadere!

E Gesù che fa?

Si mette da parte, non guarda al proprio

dolore e ancora insegna ai suoi attardati

compagni; fra noi non sia così, guardiamo

la disarmante semplicità dei bambini.

Ma purtroppo, anche fra gli uomini di

Chiesa, non capiscono il valore immenso

del servizio e dell’umiltà, quanto

assomigliano ai discepoli di Gesù,

per questo, li invito a pregare e

meditare profondamente la pagina

dell’incomprensione di Dio!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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