Della 1° settimana del Tempo Ordinario.
Sant'Antonio, Abate.
Prima Lettura.
Affrettiamoci a entrare in quel riposo.
Dalla lettera agli Ebrei (4,1-5.11)
Fratelli, dovremmo avere il timore che,
mentre rimane ancora in vigore la
promessa di entrare nel suo riposo,
qualcuno di voi ne sia giudicato escluso.
Poiché anche noi, come quelli, abbiamo
ricevuto il Vangelo: ma a
loro la parola
udita non giovò affatto, perché non sono
rimasti uniti a quelli che avevano
ascoltato con fede.
Infatti noi, che abbiamo creduto, entriamo
in quel riposo, come egli ha detto: «Così
ho giurato nella mia ira: non entreranno
nel mio riposo!».
Questo, benché le sue opere fossero
compiute fin dalla fondazione del mondo.
Si dice infatti in un passo della Scrittura
a proposito del settimo giorno: «E nel
settimo giorno Dio si riposò da tutte
le sue opere».
E ancora in questo passo: «Non
entreranno nel mio riposo!».
Affrettiamoci dunque a entrare in quel
riposo, perché nessuno cada nello stesso
tipo di disobbedienza.
Parola di Dio.
Vangelo.
Il Figlio dell'uomo ha il potere
di perdonare i peccati sulla terra.
Dal Vangelo secondo
Marco (2,1-12) anno dispari.
Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao,
dopo alcuni giorni.
Si seppe che era in casa e si radunarono
tante persone che non vi era più posto
neanche davanti alla porta; ed egli
annunciava loro la Parola.
Si recarono da lui portando un paralitico,
sorretto da quattro persone.
Non potendo però portarglielo innanzi,
a causa della folla, scoperchiarono il tetto
nel punto dove egli si trovava e, fatta
un'apertura, calarono la barella su cui
era adagiato il paralitico.
Gesù, vedendo la loro fede, disse al
paralitico: «Figlio, ti sono perdonati
i peccati».
Erano seduti là alcuni scribi e pensavano
in cuor loro: «Perché costui parla così?
Bestemmia!
Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?».
E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito
che così pensavano tra sé, disse loro:
«Perché pensate queste cose nel
vostro cuore?
Che cosa è più facile: dire al paralitico
"Ti sono perdonati i peccati", oppure dire
"Àlzati, prendi la tua barella e cammina"?
Ora, perché sappiate che il Figlio
dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati
sulla terra, dico a te-disse al paralitico-:
àlzati, prendi la tua barella e va' a casa tua».
Quello si alzò e subito prese la sua barella,
sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti
si meravigliarono e lodavano Dio,
dicendo: «Non abbiamo mai visto
nulla di simile!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
No,
non abbiamo mai visto nulla di
simile,
davvero.
Al
tempo di Gesù (e oggi!) si era convinti
che
la malattia fosse la conseguenza di
una
colpa, la punizione per un peccato.
Quanto
grave doveva essere il peccato
del
paralitico, allora!
Ma
i suoi amici non si scoraggiano,
superando
l’indifferenza (non la
compassione!)
che la gente provava verso
gli
ammalati, superano gli ostacoli per
portare
davanti al misericordioso
il
loro amico.
Che
prodigi fa l’amicizia!
Gesù
perdona i peccati di quest’uomo,
e
lo guarisce.
È
vero; Dio solo perdona i peccati,
e
i farisei si trovano spiazzati davanti
a
tanta affermazione di autorità da
parte
del Nazareno.
Marco
inizia il suo Vangelo, e noi il nostro
anno,
con una notizia straordinaria; Dio
perdona
i peccati, ogni peccato, non
porta
il muso, non serba rancore, non
esercita
il suo potere di veto.
Desidera
il bene per noi, desidera la nostra
libertà
interiore, qualunque sia il peso
che
ci paralizza, una colpa, un dolore,
una
paura, presentiamoci pregando,
fiduciosi
davanti al Signore sicuri di
essere
guariti nel profondo per poter
consolare
gli afflitti della consolazione
con
cui Dio ci ha consolati, come
afferma
l’ex fariseo san Paolo, guarito
dalla
più terribile delle paralisi; lo zelo
religioso
che si fa intransigente e violento.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti come anche
noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e
sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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