martedì 5 novembre 2024

Il Vangelo del Mercoledì 6 Novembre 2024

 

Della 31° settimana del Tempo Ordinario.

San Leonardo di Limoges, eremita.

Prima Lettura

Dedicatevi alla vostra salvezza.

È Dio infatti che suscita in voi il

volere e l’operare.

Dalla lettera di san Paolo

apostolo ai Filippési (2,12-18)

Miei cari, voi che siete stati sempre

obbedienti, non solo quando ero presente

ma molto più ora che sono lontano,

dedicatevi alla vostra salvezza con

rispetto e timore.

È Dio infatti che suscita in voi il volere e

l’operare secondo il suo disegno d’amore.

Fate tutto senza mormorare e senza esitare,

per essere irreprensibili e puri, figli di Dio

innocenti in mezzo a una generazione

malvagia e perversa.

In mezzo a loro voi risplendete come astri

nel mondo, tenendo salda la parola di vita.

Così nel giorno di Cristo io potrò vantarmi

di non aver corso invano, né invano

aver faticato.

Ma, anche se io devo essere versato sul

sacrificio e sull’offerta della vostra fede,

sono contento e ne godo con tutti voi.

Allo stesso modo anche voi godetene

e rallegratevi con me.

Parola di Dio.

Vangelo

Chi non rinuncia a tutti i suoi averi,

non può essere mio discepolo.

Dal Vangelo secondo Luca (14,25-33) anno pari.

In quel tempo, una folla numerosa

andava con Gesù.

Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene

a me e non mi ama più di quanto ami suo

padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli,

le sorelle e perfino la propria vita, non

può essere mio discepolo.

Colui che non porta la propria croce e

non viene dietro a me, non può essere

mio discepolo.

Chi di voi, volendo costruire una torre, non

siede prima a calcolare la spesa e a vedere

se ha i mezzi per portarla a termine?

Per evitare che, se getta le fondamenta

e non è in grado di finire il lavoro, tutti

coloro che vedono comincino a deriderlo,

dicendo: “Costui ha iniziato a costruire,

ma non è stato capace di finire il lavoro”.

Oppure quale re, partendo in guerra contro

un altro re, non siede prima a esaminare se

può affrontare con diecimila uomini chi gli

viene incontro con ventimila?

Se no, mentre l’altro è ancora lontano,

gli manda dei messaggeri per chiedere pace.

Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i

suoi averi, non può essere mio discepolo».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù provoca, osa, scompagina; pretende

di essere più grande della più grande

emozione che possiamo sperimentare,

della più grande gioia umana, quella

dell’innamoramento, quella della

paternità, quella dell’affetto parentale.

Chiedere di odiare significa, nel linguaggio

semitico, amare di più qualcos’altro,

Dio e il Regno, in questo caso.

Gesù ci sfida; Lui è di più, Lui può colmare

il cuore là dove immaginiamo che una

gioia, legittima e giusta, lo possa

invece riempire.

E sfida; fate bene i vostri calcoli, come

chi deve mettersi a costruire una casa,

o fare guerra al vicino.

E voi, amici, avete fatto bene

i vostri conti?

Avete investito le vostre energie,

il vostro tempo, la vostra intelligenza

dalla parte giusta?

Non abbiamo paura di investire in Dio,

l’unico bene che non subisce gli

scossoni delle borse!

Tutto il tempo che dedichiamo

all’interiorità, alla meditazione, alla

crescita spirituale e alla preghiera,

diventa un tempo che porta frutti, che

allarga gli orizzonti, che restituisce pace.

Gesù ci chiede di vivere le legittime

gioie di tutti i giorni (Dio ci chiederà

conto di tutte le gioie che non avremo

vissute!) consapevoli che da Lui

provengono e a Lui rimandano.

Ci sono delle grandi gioie da vivere,

ma Gesù è di più, preghiamo.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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