mercoledì 6 novembre 2024

Il Vangelo del Giovedì 7 Novembre 2024

 

Della 31° settimana del Tempo Ordinario.

San Prosdocimo di Padova, protovescovo.

Prima Lettura

Queste cose, che per me erano guadagni,

io le ho considerate una perdita a motivo

di Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo

ai Filippési (3,3-8a)

Fratelli, i veri circoncisi siamo noi, che

celebriamo il culto mossi dallo Spirito

di Dio e ci vantiamo in Cristo Gesù senza

porre fiducia nella carne, sebbene anche

in essa io possa confidare.

Se qualcuno ritiene di poter avere fiducia

nella carne, io più di lui: circonciso all’età

di otto giorni, della stirpe d’Israele, della

tribù di Beniamino, Ebreo figlio di Ebrei;

quanto alla Legge, fariseo; quanto allo

zelo, persecutore della Chiesa; quanto

alla giustizia che deriva dall’osservanza

della Legge, irreprensibile.

Ma queste cose, che per me erano

guadagni, io le ho considerate una

perdita a motivo di Cristo.

Anzi, ritengo che tutto sia una perdita a

motivo della sublimità della conoscenza

di Cristo Gesù, mio Signore.

Parola di Dio.

Vangelo

Vi sarà gioia nel cielo per un solo

peccatore che si converte.

Dal Vangelo secondo Luca (15,1-10) anno pari.

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti

i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.

I farisei e gli scribi mormoravano dicendo:

«Costui accoglie i peccatori e mangia

con loro».

Ed egli disse loro questa parabola: «Chi

di voi, se ha cento pecore e ne perde una,

non lascia le novantanove nel deserto e va

in cerca di quella perduta, finché non la trova?

Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la

carica sulle spalle, va a casa, chiama gli

amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi

con me, perché ho trovato la mia pecora,

quella che si era perduta”.

Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per

un solo peccatore che si converte, più che

per novantanove giusti i quali non hanno

bisogno di conversione.

Oppure, quale donna, se ha dieci monete

e ne perde una, non accende la lampada

e spazza la casa e cerca accuratamente

finché non la trova?

E dopo averla trovata, chiama le amiche

e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me,

perché ho trovato la moneta che

avevo perduto”.

Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli

angeli di Dio per un solo peccatore

che si converte».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È il cuore del racconto di Luca.

Anzi, è il cuore del Vangelo, il centro

di ogni ricerca, di ogni bene, di

ogni benedizione.

Luca descrive, in tre parabole strepitose,

l’essenziale della sua esperienza cristiana,

dice chi è Dio, chi siamo noi.

Dio è un pastore buono che esce a cercare

la pecora smarrita e se la carica sulle spalle,

non scarica su di lei la fatica e la rabbia

di avere camminato per delle ore,

riempiendola di percosse, ma ha anche

la delicatezza di mettersela in spalla,

per non affaticarla.

Dio è contento di trovare un’anima persa,

come quella donna che ha smarrito il

portafoglio e, alla fine, lo ritrova.

Dio è un padre che lascia ai propri figli

l’autonomia, anche quando corre il

rischio di perderli, che ci accoglie

sempre, senza chiedere spiegazioni,

che esce fuori a convincere il figlio

adirato e a spiegare le ragioni

delle sue scelte.

L’uomo è colui che cerca luce anche

fuori da Dio, ma che scopre che Dio

lo viene a cercare, che Dio non è un

avversario, un concorrente, qualcuno

da tenere buono sennò si arrabbia,

ma che è un Padre adulto che ci tratta

da adulti, che ci spinge all’autonomia,

che ci insegna ad essere più uomini.

E noi, in che Dio vogliamo credere?

Io, amici, ho scelto di credere nel

Dio di Gesù, e ne sono contento.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento