mercoledì 20 novembre 2024

Il Vangelo del Giovedì 21 Novembre 2024

 

Della 33° settimana del Tempo Ordinario.

Presentazione della Vergine Maria.

Prima Lettura

Gioisci, figlia di Sion, perché, ecco, io vengo.

Dal libro del profeta Zaccarìa (2,14-17)

Rallégrati, esulta, figlia di Sion, perché,

ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te.

Oracolo del Signore.

Nazioni numerose aderiranno in quel

giorno al Signore e diverranno suo popolo,

ed egli dimorerà in mezzo a te e tu saprai

che il Signore degli eserciti mi ha inviato a te.

Il Signore si terrà Giuda come eredità nella

terra santa ed eleggerà di nuovo Gerusalemme.

Taccia ogni mortale davanti al Signore,

poiché egli si è destato dalla sua santa dimora.

Parola di Dio.

Vangelo

Tendendo la mano verso i suoi discepoli,

disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!»

Dal Vangelo secondo

Matteo (12,46-50) anno pari.

In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora

alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli

stavano fuori e cercavano di parlargli.

Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e

i tuoi fratelli stanno fuori e cercano

di parlarti».

Ed egli, rispondendo a chi gli parlava,

disse: «Chi è mia madre e chi sono

i miei fratelli?».

Poi, tendendo la mano verso i suoi

discepoli, disse: «Ecco mia madre

e i miei fratelli!

Perché chiunque fa la volontà del Padre

mio che è nei cieli, egli è per me fratello,

sorella e madre».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Oggi contempliamo una bambina che

si dà completamente al Signore.

La Chiesa ha capito che l’atteggiamento

di Maria all’annunciazione non era una

improvvisazione e che nella sua anima

l’offerta andava preparandosi da tempo,

si era già progressivamente realizzata.

E commovente vedere una bambina

attirata dalla santità di Dio, che vuol

darsi a Dio, una bambina che capisce

che l’opera di Dio è importante, che

bisogna mettersi al servizio di Dio,

ciascuno con le proprie capacità, aprirsi

a Dio; una bambina che capisce che non

si può compiere l’opera di Dio senza

essere santificati da Lui, senza essere

consacrati da Lui, perché non è possibile

neppure conoscere la volontà di Dio,

se il peso della carne ci chiude gli occhi.

Maria realizzava quello che san Paolo

più tardi proporrà come ideale dei

cristiani; offrire se stessi; offrire i nostri

corpi come sacrificio vivente,

santo e gradito a Dio.

Non conformandoci alla mentalità di

questo secolo, ma trasformandoci

rinnovando la nostra mente, per poter

discernere la volontà di Dio.

Cerchiamo allora di comprendere più

profondamente le condizioni dell’offerta.

Lo facciamo tenendo presente il canto

del Magnificat, perché è chiaro che

nessun Vangelo può corrispondere

esattamente alla festa di oggi, che non è

riportata in nessuna pagina della Bibbia;

l’offerta di Maria bambina non è un

avvenimento che abbia attirato

l’attenzione e sia stato registrato.

Scegliere il Magnificat non è un

anacronismo, perché esso esprime i

sentimenti che si sono formati nell’anima

di Maria ben prima del giorno della

visitazione, sentimenti di fondo che

sono proprio la base della sua offerta;

già della sua offerta di bambina, poi

della sua offerta all’annunciazione

e infine della sua offerta sul Calvario.

Tutto parla del riconoscimento dei

doni di Dio.

Prima dell’offerta c’è sempre il dono di

Dio e il riconoscimento di questo dono.

Ha guardato l’umiltà (la povertà,

l’insignificanza) della sua serva.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente.

Di generazione in generazione si stende

la sua misericordia; è proprio la scoperta

dell’amore di Dio che fa pensare

all’offerta, è la riconoscenza che suscita

il bisogno di offrire.

L’offerta, ripeto, è sempre una risposta

al dono che ci è stato fatto; Dio ci previene

con il suo amore e noi diamo a Lui ciò

che Egli ci ha dato.

Seguiamo le orme di Maria e offriamo

a Lui la nostra preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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