giovedì 17 ottobre 2024

Il Vangelo del Venerdì 18 Ottobre 2024

 

Della 33° settimana del Tempo Ordinario.

San Luca, Evangelista.

Prima Lettura

Solo Luca è con me.

Dalla seconda lettera di san Paolo

apostolo ai Timòteo (4,10-17b)

Figlio mio, Dema mi ha abbandonato,

avendo preferito le cose di questo mondo,

ed è partito per Tessalònica; Crescente

è andato in Galazia, Tito in Dalmazia.

Solo Luca è con me.

Prendi con te Marco e portalo, perché

mi sarà utile per il ministero.

Ho inviato Tìchico a Èfeso.

Venendo, portami il mantello, che ho

lasciato a Tròade in casa di Carpo,

e i libri, soprattutto le pergamene.

Alessandro, il fabbro, mi ha procurato

molti danni: il Signore gli renderà

secondo le sue opere.

Anche tu guàrdati da lui, perché si è

accanito contro la nostra predicazione.

Nella mia prima difesa in tribunale

nessuno mi ha assistito; tutti mi

hanno abbandonato.

Nei loro confronti, non se ne tenga conto.

Il Signore però mi è stato vicino e mi

ha dato forza, perché io potessi portare

a compimento l’annuncio del Vangelo

e tutte le genti lo ascoltassero.

Parola di Dio.

Vangelo

La messe è abbondante, ma sono

pochi gli operai.

Dal Vangelo secondo Luca (10,1-9) anno pari.

In quel tempo, il Signore designò altri

settantadue e li inviò a due a due davanti

a sé in ogni città e luogo dove stava

per recarsi.

Diceva loro: «La messe è abbondante,

ma sono pochi gli operai!

Pregate dunque il signore della messe,

perché mandi operai nella sua messe!

Andate: ecco, vi mando come agnelli in

mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca,

né sandali e non fermatevi a salutare

nessuno lungo la strada.

In qualunque casa entriate, prima dite:

"Pace a questa casa!".

Se vi sarà un figlio della pace, la vostra

pace scenderà su di lui, altrimenti

ritornerà su di voi.

Restate in quella casa, mangiando e

bevendo di quello che hanno, perché

chi lavora ha diritto alla sua ricompensa.

Non passate da una casa all'altra.

Quando entrerete in una città e vi

accoglieranno, mangiate quello che vi

sarà offerto, guarite i malati che vi si

trovano, e dite loro: "È vicino a voi

il regno di Dio"».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Luca ci introduce a Cristo con

affetto e passione.

Ha scritto il suo Vangelo su suggerimento

di Paolo, il suo evangelizzatore.

Da Paolo ha preso la forza e la correttezza

storica, l’impegno e la serietà dell’impresa.

Ma la tenerezza è tutta sua, la compassione

che ha conosciuto, credendo in Cristo,

solo lui riesce a comunicarla.

Il suo Vangelo, allora, è pieno di

sfumature, di positività, di luce.

È il Vangelo per chi vuole uscire dalla

visione piccina e ossessiva di

un Dio giudice.

È il Vangelo per chi vuole imparare a

pregare, attento com’è, Luca a farci

vedere Gesù Maestro di preghiera.

È il Vangelo della Chiesa che deve

imparare ad evangelizzare.

È il Vangelo di chi, come lui, Luca,

non ha mai visto Gesù in faccia ma è

stato introdotto alla fede da qualcun altro.

Come noi.

Luca ci sostiene con la sua testimonianza,

invita tutti noi a diventare Chiesa così

come egli l’ha conosciuta, a osare la

Chiesa così come egli l’ha imparata.

Ha seguito Cristo seguendo Paolo, ha

conosciuto le colonne, ha imparato a

gestire la novità delle prime comunità,

ha accolto con entusiasmo lo Spirito, ha

lasciato che dalle sue parole trasparisse

la luce di Dio nella preghiera.

Grazie di cuore, caro Luca!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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