lunedì 30 settembre 2024

Il Vangelo del Martedì 1 Ottobre 2024

 

Della 26° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Teresa di Gesù Bambino,

vergine e Dottore della Chiesa.

Prima Lettura

Perché dare la luce a un infelice?

Dal libro di Giobbe (3,1-3.11-17.20-23)

Giobbe aprì la bocca e maledisse

il suo giorno.

Prese a dire: «Perisca il giorno in cui

nacqui e la notte in cui si disse: “È stato

concepito un maschio!”.

Perché non sono morto fin dal seno di

mia madre e non spirai appena uscito

dal grembo?

Perché due ginocchia mi hanno accolto,

e due mammelle mi allattarono?

Così, ora giacerei e avrei pace, dormirei

e troverei riposo con i re e i governanti

della terra,

che ricostruiscono per sé le rovine, e con

i prìncipi, che posseggono oro e riempiono

le case d’argento.

Oppure, come aborto nascosto, più non

sarei, o come i bambini che non hanno

visto la luce.

Là i malvagi cessano di agitarsi, e chi

è sfinito trova riposo.

Perché dare la luce a un infelice e la vita

a chi ha amarezza nel cuore, a quelli che

aspettano la morte e non viene, che la

cercano più di un tesoro, che godono

fino a esultare e gioiscono quando trovano

una tomba, a un uomo, la cui via è nascosta

e che Dio ha sbarrato da ogni parte?».

Parola di Dio.

Vangelo

Prese la ferma decisione di mettersi

in cammino verso Gerusalemme.

Dal Vangelo secondo Luca (9,51-56) anno pari.

Mentre stavano compiendosi i giorni in

cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù

prese la ferma decisione di mettersi in

cammino verso Gerusalemme e mandò

messaggeri davanti a sé.

Questi si incamminarono ed entrarono

in un villaggio di Samaritani per

preparargli l'ingresso.

Ma essi non vollero riceverlo, perché era

chiaramente in cammino verso Gerusalemme.

Quando videro ciò, i discepoli Giacomo

e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che

diciamo che scenda un fuoco dal cielo

e li consumi?».

Si voltò e li rimproverò.

E si misero in cammino verso un

altro villaggio.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù ha deciso; andrà fino in fondo

alla sua missione.

Il volto si indurisce come quello dei

profeti; non ha esitazione né ripensamenti.

Tutto sembra perduto.

Perciò Gesù, decide in cuor suo di salire

a Gerusalemme; nella città santa si

deciderà il suo destino, perciò decide

di giocare tutte le sue carte.

In quel gesto già si staglia la croce, somma

manifestazione della volontà di Cristo di

svelare il vero volto di Dio.

Quanto stride, in questo contesto

l’arrabbiatura di Giacomo e Giovanni;

rifiutati dai samaritani, storici avversari

degli ebrei, vogliono scatenare una

scenografica pioggia di fuoco modello

‘Faraone’ per punire questi malvagi.

Sciocchi e tardi di cuore nel credere!

Il Signore è deciso ma mai violento,

motivato e determinato ma mai impositivo.

Così dobbiamo essere noi discepoli in

questi fragili tempi; decisi del testimoniare

il Cristo, visto che non lo fanno chi lo

dovrebbe fare; ma sempre con

mitezza e preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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