domenica 29 settembre 2024

Il Vangelo del Lunedì 30 Settembre 2024

 

Della 26° settimana del Tempo Ordinario.

San Girolamo, presbitero e dottore della Chiesa.

Prima Lettura

Il Signore ha dato, il Signore ha tolto,

sia benedetto il nome del Signore!

Dal libro di Giobbe (1,6-22)

Un giorno, i figli di Dio andarono a

presentarsi al Signore e anche Satana

andò in mezzo a loro.

Il Signore chiese a Satana: «Da dove vieni?».

Satana rispose al Signore: «Dalla terra,

che ho percorso in lungo e in largo».

Il Signore disse a Satana: «Hai posto

attenzione al mio servo Giobbe?

Nessuno è come lui sulla terra: uomo

integro e retto, timorato di Dio e

lontano dal male».

Satana rispose al Signore: «Forse che

Giobbe teme Dio per nulla?

Non sei forse tu che hai messo una siepe

intorno a lui e alla sua casa e a tutto

quello che è suo?

Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e

i suoi possedimenti si espandono sulla terra.

Ma stendi un poco la mano e tocca quanto

ha, e vedrai come ti maledirà apertamente!».

Il Signore disse a Satana: «Ecco, quanto

possiede è in tuo potere, ma non stendere

la mano su di lui».

Satana si ritirò dalla presenza del Signore.

Un giorno accadde che, mentre i suoi figli

e le sue figlie stavano mangiando e bevendo

vino in casa del fratello maggiore, un

messaggero venne da Giobbe e gli disse:

«I buoi stavano arando e le asine

pascolando vicino ad essi.

I Sabèi hanno fatto irruzione, li hanno

portati via e hanno passato a fil di spada

i guardiani.

Sono scampato soltanto io per raccontartelo».

Mentre egli ancora parlava, entrò un altro

e disse: «Un fuoco divino è caduto dal

cielo: si è appiccato alle pecore e ai

guardiani e li ha divorati.

Sono scampato soltanto io per raccontartelo».

Mentre egli ancora parlava, entrò un altro

e disse: «I Caldèi hanno formato tre bande:

sono piombati sopra i cammelli e li hanno

portati via e hanno passato a fil di

spada i guardiani.

Sono scampato soltanto io per raccontartelo».

Mentre egli ancora parlava, entrò un altro

e disse: «I tuoi figli e le tue figlie stavano

mangiando e bevendo vino in casa del loro

fratello maggiore, quand'ecco un vento

impetuoso si è scatenato da oltre il deserto:

ha investito i quattro lati della casa, che è

rovinata sui giovani e sono morti.

Sono scampato soltanto io per raccontartelo».

Allora Giobbe si alzò e si stracciò il

mantello; si rase il capo, cadde a terra,

si prostrò e disse: «Nudo uscii dal grembo

di mia madre, e nudo vi ritornerò.

Il Signore ha dato, il Signore ha tolto,

sia benedetto il nome del Signore!».

In tutto questo Giobbe non peccò e non

attribuì a Dio nulla di ingiusto.

Parola di Dio.

Vangelo

Chi è il più piccolo fra tutti voi,

questi è grande.

Dal Vangelo secondo Luca (9,46-50) anno pari.

In quel tempo, nacque una discussione tra

i discepoli, chi di loro fosse più grande.

Allora Gesù, conoscendo il pensiero del

loro cuore, prese un bambino, se lo mise

vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo

bambino nel mio nome, accoglie me; e chi

accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato.

Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi,

questi è grande».

Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro,

abbiamo visto uno che scacciava demòni nel

tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché

non ti segue insieme con noi».

Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite,

perché chi non è contro di voi, è per voi».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Continua, nella logica del Vangelo di ieri,

la riflessione del Signore sulla ricchezza

della diversità all’interno della

comunità cristiana.

Se è vero, purtroppo, che anche nelle

nostre comunità assistiamo a logiche

di appartenenza che invece di unire,

dividono, esiste un ulteriore pericolo;

quello di estremizzare l’appartenenza

al Vangelo.

Gesù non si scompone davanti al fatto che

qualcuno guarisce nel suo nome e invita

i suoi discepoli a fare altrettanto, non

come certi uomini di Chiesa che mi

riprendono, perché io non dovrei

commentare i brani del Vangelo.

Ecco il problema, non si è scomposto Gesù,

amici, ma lo fanno gli uomini di Chiesa,

strana la storia.

È vero; la Chiesa non ha l’esclusiva dello

Spirito e non siamo noi a obbligare il

Signore a fare come vorremmo.

Assistiamo continuamente a gesti di

Vangelo al di fuori dagli stretti confini

della Chiesa e i discepoli non possono

che gioire di tanta abbondanza.

La Chiesa, che appartiene al Signore e

che conserva fedelmente il Vangelo,

gioisce nel vedere come i semi del Verbo

sono sparsi e fruttificano anche in

situazioni diverse dalla Chiesa stessa.

Così, oggi, siamo invitati ad avere un

cuore libero come quello dei bambini,

per vedere, intorno a noi, i tanti segni

della presenza di Dio nelle persone che,

intorno a noi, pur non dicendosi credenti,

sanno rendere gloria al Signore nella

giustizia e nella verità, per questo preghiamo.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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