giovedì 1 agosto 2024

Il Vangelo del Venerdì 2 Agosto 2024

 

Della 17° settimana del Tempo Ordinario.

Sant'Eusebio, primo vescovo di Vercelli.

Prima Lettura

Tutto il popolo si radunò contro

Geremìa nel tempio del Signore.

Dal libro del profeta Geremìa (26,1-9)

All’inizio del regno di Ioiakìm, figlio di

Giosìa, re di Giuda, fu rivolta a Geremìa

questa parola da parte del Signore:

«Così dice il Signore: Va’ nell’atrio del

tempio del Signore e riferisci a tutte le

città di Giuda che vengono per adorare

nel tempio del Signore tutte le parole che

ti ho comandato di annunciare loro; non

tralasciare neppure una parola.

Forse ti ascolteranno e ciascuno

abbandonerà la propria condotta perversa;

in tal caso mi pentirò di tutto il male che

pensavo di fare loro per la malvagità

delle loro azioni.

Tu dunque dirai loro: Dice il Signore: Se

non mi ascolterete, se non camminerete

secondo la legge che ho posto davanti a

voi e se non ascolterete le parole dei

profeti, miei servi, che ho inviato a voi

con assidua premura, ma che voi non

avete ascoltato, io ridurrò questo tempio

come quello di Silo e farò di questa città

una maledizione per tutti i popoli della terra».

I sacerdoti, i profeti e tutto il popolo

udirono Geremìa che diceva queste

parole nel tempio del Signore.

Ora, quando Geremìa finì di riferire

quanto il Signore gli aveva comandato

di dire a tutto il popolo, i sacerdoti,

i profeti e tutto il popolo lo arrestarono

dicendo: «Devi morire!

Perché hai predetto nel nome del

Signore: “Questo tempio diventerà

come Silo e questa città sarà

devastata, disabitata”?».

Tutto il popolo si radunò contro

Geremìa nel tempio del Signore.

Parola di Dio.

Vangelo

Non è costui il figlio del falegname?

Da dove gli vengono allora tutte queste cose?

Dal Vangelo secondo Matteo (13,54-58) anno pari.

In quel tempo Gesù, venuto nella sua

patria, insegnava nella loro sinagoga

e la gente rimaneva stupita e diceva:

«Da dove gli vengono questa sapienza

e i prodigi?

Non è costui il figlio del falegname?

E sua madre, non si chiama Maria?

E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe,

Simone e Giuda?

E le sue sorelle, non stanno tutte da noi?

Da dove gli vengono allora tutte queste cose?».

Ed era per loro motivo di scandalo.

Ma Gesù disse loro: «Un profeta non

è disprezzato se non nella sua patria

e in casa sua».

E lì, a causa della loro incredulità,

non fece molti prodigi.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La gente si scandalizza di Gesù; non è

forse il figlio del buon Giuseppe?

In casa molti hanno dei manufatti della

bottega artigiana di suo padre; un baule,

uno sgabello, un tavolo.

Cosa gli viene in mente ora di fare il profeta?

Da quando si è trasferito a Cafarnao

si è montato la testa!

I suoi concittadini sono perplessi; Gesù

non ha la stoffa per fare il predicatore,

non ha studiato da rabbino e non proviene

da una famiglia sacerdotale, e allora?

Gesù è amareggiato da tanta

incomprensione, è ferito da tanta

resistenza mentale e non riesce a

compiere alcun gesto profetico.

Quanto è vero!

Ancora noi, oggi, filtriamo le parole di

chi ci parla di Dio con il severo giudizio

della coerenza.

Spesso restiamo bloccati da chi proclama

la Parola, senza ascoltare cosa ci sta

veramente dicendo.

Possiamo essere meschini e goffi nel rifiutare

la voce del Signore che ci giunge attraverso

l’opera della Chiesa, quasi sempre

fragile e poco convincente.

Eppure il Signore sceglie di consegnarsi

alle nostre fragili parole, di lasciare che

la Parola sia proclamata dalle nostre

voci talvolta stonate.

Non commettiamo gli stessi errori e

accogliamo sempre Gesù nelle vesti in

cui si presenta, anche se sono dimesse,

chiedendo aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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