Della 18° settimana
del Tempo Ordinario.
Trasfigurazione del
Signore.
Prima Lettura
La sua veste era
candida come la neve.
Dal libro del profeta
Daniele (7,9-10.13-14)
Io continuavo a
guardare, quand'ecco
furono collocati troni
e un vegliardo
si assise.
La sua veste era
candida come la neve
e i capelli del suo
capo erano candidi
come la lana; il suo
trono era come vampe
di fuoco con le ruote
come fuoco ardente.
Un fiume di fuoco
scorreva e usciva
dinanzi a lui, mille
migliaia lo servivano
e diecimila miriadi lo
assistevano.
La corte sedette e i
libri furono aperti.
Guardando ancora nelle
visioni notturne,
ecco venire con le
nubi del cielo uno simile
a un figlio d'uomo; giunse
fino al vegliardo
e fu presentato a lui.
Gli furono dati
potere, gloria e regno; tutti
i popoli, nazioni e
lingue lo servivano: il
suo potere è un potere
eterno, che non finirà
mai, e il suo regno
non sarà mai distrutto.
Parola di Dio.
Vangelo
Il suo volto brillò
come il sole.
Dal Vangelo secondo
Matteo (17,1-9) anno pari.
In quel tempo, Gesù
prese con sé Pietro,
Giacomo e Giovanni suo
fratello e li
condusse in disparte,
su un alto monte.
E fu trasfigurato
davanti a loro: il suo
volto brillò come il
sole e le sue vesti
divennero candide come
la luce.
Ed ecco apparvero loro
Mosè ed Elia,
che conversavano con
lui.
Prendendo la parola,
Pietro disse a Gesù:
«Signore, è bello per
noi essere qui!
Se vuoi, farò qui tre
capanne, una per te,
una per Mosè e una per
Elia».
Egli stava ancora
parlando, quando una
nube luminosa li coprì
con la sua ombra.
Ed ecco una voce dalla
nube che diceva:
«Questi è il Figlio
mio, l'amato: in lui ho
posto il mio
compiacimento. Ascoltatelo».
All'udire ciò, i
discepoli caddero con la
faccia a terra e
furono presi da grande timore.
Ma Gesù si avvicinò,
li toccò e disse:
«Alzatevi e non
temete».
Alzando gli occhi non
videro nessuno,
se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal
monte, Gesù ordinò
loro: «Non parlate a
nessuno di questa
visione, prima che il
Figlio dell'uomo non
sia risorto dai
morti».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Nel cuore dell’estate siamo
invitati ancora
a salire sul Tabor per
contemplare la
bellezza di Dio.
Pietro e gli altri sono
esterrefatti da quanto
Accade; Gesù maestro, profeta
affascinante,
si rivela per quello che è; ed è
un’esperienza
travolgente, di bellezza
sconfinata.
Gli apostoli, inaspettatamente,
si ritrovano
a contemplare Gesù di Nazareth
che si
rivela loro nella sua forma più
autentica
di Figlio di Dio, quasi un’anticipazione
della Resurrezione che, forse,
nell’intento
del Signore, serve a dare agli
ignari
apostoli quel pò di coraggio
necessario
per affrontare il grande scandalo
della croce.
Alla fine della trasfigurazione
gli apostoli
non vedono che ‘Gesù solo’.
Quando raggiungiamo, attraverso
la
preghiera e la contemplazione, il
volto
di Gesù Risorto, vivo qui e
adesso,
e siamo travolti, scossi e
scombussolati
da una tale manifestazione, non
vediamo
che Gesù solo.
Solo Lui nelle nostre scelte, nei
nostri
fratelli, nelle nostre giornate.
La fede non è semplice adesione
intellettuale, è coinvolgimento
radicale,
non stanca e rispettosa
osservanza di
un’abitudine culturale; è
esperienza
misteriosa di Dio che è altro da
noi
(non sentimento, non impressione,
non
scelta ma manifestazione).
Senza Tabor, il cristianesimo
manca della
sua dimensione essenziale; la
bellezza
di Dio e la preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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