giovedì 25 luglio 2024

Il Vangelo del Venerdì 26 Luglio 2024

 

Della 16° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Gioacchino e Anna,

genitori della Beata Vergine Maria.

Prima Lettura

Vi darò pastori secondo il mio cuore; a

Gerusalemme tutte le genti si raduneranno.

Dal libro del profeta Geremìa (3,14-17)

Ritornate, figli traviati-oracolo del

Signore-perché io sono il vostro padrone.

Vi prenderò uno da ogni città e due da

ciascuna famiglia e vi condurrò a Sion.

Vi darò pastori secondo il mio cuore, che

vi guideranno con scienza e intelligenza.

Quando poi vi sarete moltiplicati e sarete

stati fecondi nel paese, in quei giorni-oracolo

del Signore-non si parlerà più dell'arca

dell'alleanza del Signore: non verrà più

in mente a nessuno e nessuno se ne

ricorderà, non sarà rimpianta né rifatta.

In quel tempo chiameranno Gerusalemme

"Trono del Signore", e a Gerusalemme

tutte le genti si raduneranno nel nome del

Signore e non seguiranno più caparbiamente

il loro cuore malvagio.

Parola di Dio.

Vangelo

Colui che ascolta la Parola e la

comprende, questi dà frutto.

Dal Vangelo secondo Matteo (13,18-23) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Voi dunque ascoltate la parabola

del seminatore.

Ogni volta che uno ascolta la parola del

Regno e non la comprende, viene il

Maligno e ruba ciò che è stato seminato

nel suo cuore: questo è il seme seminato

lungo la strada.

Quello che è stato seminato sul terreno

sassoso è colui che ascolta la Parola e

l'accoglie subito con gioia, ma non ha

in sé radici ed è incostante, sicché,

appena giunge una tribolazione o una

persecuzione a causa della Parola,

egli subito viene meno.

Quello seminato tra i rovi è colui che

ascolta la Parola, ma la preoccupazione

del mondo e la seduzione della ricchezza

soffocano la Parola ed essa non dà frutto.

Quello seminato sul terreno buono è

colui che ascolta la Parola e la comprende;

questi dà frutto e produce il cento,

il sessanta, il trenta per uno».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Intendiamo la parabola del seminatore,

cerchiamo di capirla in profondità, non

affrontiamo la Parola con superficialità.

Quando vedo come i cristiani (gli altri,

non voi), accolgono la Parola durante

la celebrazione domenicale, mi si

stringe il cuore.

Ma, leggendo questo brano, riprendo

vigore; anche Gesù ha dovuto prendere

da parte i suoi dodici per spiegare il

significato profondo della parabola!

È esperienza di tutti; malgrado la nostra

buona volontà, corriamo il rischio di

dimenticare la Parola, colpa, anche, del

demonio, dice il Signore, che viene e porta

via il seme appena gettato dal seminatore.

Cerchiamo, allora, di far fruttificare la

Parola, senza lasciarla soffocare dalle

tante preoccupazione e senza farla

diventare la moda di un periodo

mistico della nostra vita.

Come?

Lo strumento che abbiamo in mano è un

buon inizio; la lettura attenta delle letture

del giorno, una piccola meditazione,

l’apertura alla preghiera in comunione

con tutta la Chiesa, l’approfondimento

culturale della Bibbia ci aiutano, giorno

dopo giorno, a crescere nella

consapevolezza che la Parola non è

solo pia esortazione, o santa devozione

da aggiungere alle nostre preghiere, ma

l’origine e il nutrimento della nostra fede.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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