venerdì 26 luglio 2024

Il Vangelo del Sabato 27 Luglio 2024

 

Della 16° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Liliana.

Prima Lettura

Forse per voi è un covo di ladri questo

tempio sul quale è invocato il mio nome?

Dal libro del profeta Geremìa (7,1-11)

Questa parola fu rivolta dal Signore a

Geremìa: «Férmati alla porta del tempio

del Signore e là pronuncia questo

discorso: Ascoltate la parola del Signore,

voi tutti di Giuda che varcate queste

porte per prostrarvi al Signore.

Così dice il Signore degli eserciti, Dio

d’Israele: Rendete buone la vostra

condotta e le vostre azioni, e io vi farò

abitare in questo luogo.

Non confidate in parole menzognere

ripetendo: “Questo è il tempio del Signore,

il tempio del Signore, il tempio del Signore!”.

Se davvero renderete buone la vostra

condotta e le vostre azioni, se praticherete

la giustizia gli uni verso gli altri, se non

opprimerete lo straniero, l’orfano e la

vedova, se non spargerete sangue

innocente in questo luogo e se non

seguirete per vostra disgrazia dèi stranieri,

io vi farò abitare in questo luogo, nella

terra che diedi ai vostri padri da sempre

e per sempre.

Ma voi confidate in parole false, che non

giovano: rubare, uccidere, commettere

adulterio, giurare il falso, bruciare incenso

a  Baal, seguire altri dèi che non conoscevate.

Poi venite e vi presentate davanti a me in

questo tempio, sul quale è invocato il mio

nome, e dite: “Siamo salvi!”, e poi

continuate a compiere tutti questi abomini.

Forse per voi è un covo di ladri questo

tempio sul quale è invocato il mio nome?

Anch’io però vedo tutto questo!

Oracolo del Signore».

Parola di Dio.

Vangelo

Lasciate che l’una e l’altro crescano

insieme fino alla mietitura.

Dal Vangelo secondo Matteo (13, 24-30) anno pari. 

In quel tempo, Gesù espose alla folla

un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei

cieli è simile a un uomo che ha seminato

del buon seme nel suo campo.

Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo

nemico, seminò della zizzania in mezzo

al grano e se ne andò.

Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto,

spuntò anche la zizzania.

Allora i servi andarono dal padrone di casa

e gli dissero: “Signore, non hai seminato

del buon seme nel tuo campo? Da dove

viene la zizzania?”.

Ed egli rispose loro: “Un nemico ha

fatto questo!”.

E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo

a raccoglierla?”. “No, rispose, perché

non succeda che, raccogliendo la zizzania,

con essa sradichiate anche il grano.

Lasciate che l’una e l’altro crescano

insieme fino alla mietitura e al momento

della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete

prima la zizzania e legatela in fasci per

bruciarla; il grano invece riponételo

nel mio granaio”».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La Parola cresce in noi, come il buon grano.

Ma non da sola.

La zizzania, seminata dal nemico,

dall’oppositore, dal menzognero,

cresce insieme al buon grano.

Lo vediamo attorno a noi, lo vediamo

nella Chiesa, lo vediamo in noi stessi.

Vediamo luce e tenebre convivere, grazia

e peccato, santità e dannazione, bene e male.

Presenti in noi stessi quotidianamente,

che si affrontano, che si combattono,

a volte siamo tutti di Dio, a volte siamo

solo del mondo, rassegnati e senza speranza,

abituati al male, ingrigiti nelle scelte.

Quanto vorremmo non essere fragili!

Essere solo buon grano!

Essere un campo straordinariamente

ricco e fecondo!

Quanto vorremmo non fare i conti con

la parte oscura!

E, in fondo, anche noi pensiamo come

i servi della parabola; strappiamo via

la zizzania!

Ma è saggio, il padrone, non ha l’ansia

di perfezione spirituale che noi abbiamo.

Vorremmo essere dei santi e dei giusti,

Dio ci chiede di essere dei figli pazienti

con i nostri limiti e con la nostra tenebra

che non va mai assecondata, ma accolta

e trasfigurata.

Cresciamo nell’umiltà e nella preghiera,

pensiamo ad irrigare il grano, la zizzania,

al tempo opportuno, sarà Dio a strapparla.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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