venerdì 12 luglio 2024

Il Vangelo del Sabato 13 Luglio 2024

 

Della 14° settimana del Tempo Ordinario.

Sant'Enrico, imperatore.

Prima Lettura

Uomo dalle labbra impure io sono;

eppure i miei occhi hanno visto il re,

il Signore degli eserciti.

Dal libro del profeta Isaìa (6,1-8)

Nell'anno in cui morì il re Ozìa, io vidi il

Signore seduto su un trono alto ed elevato;

i lembi del suo manto riempivano il tempio.

Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno

aveva sei ali: con due si copriva la faccia,

con due si copriva i piedi e con due volava.

Proclamavano l'uno all'altro, dicendo:

«Santo, santo, santo il Signore degli eserciti!

Tutta la terra è piena della sua gloria».

Vibravano gli stipiti delle porte al risuonare

di quella voce, mentre il tempio si riempiva

di fumo.

E dissi: «Ohimè! Io sono perduto, perché

un uomo dalle labbra impure io sono e in

mezzo a un popolo dalle labbra impure io

abito; eppure i miei occhi hanno visto il

re, il Signore degli eserciti».

Allora uno dei serafini volò verso di me;

teneva in mano un carbone ardente che

aveva preso con le molle dall'altare.

Egli mi toccò la bocca e disse: «Ecco,

questo ha toccato le tue labbra, perciò è

scomparsa la tua colpa e il tuo peccato

è espiato».

Poi io udii la voce del Signore che diceva:

«Chi manderò e chi andrà per noi?».

E io risposi: «Eccomi, manda me!».

Parola di Dio.

Vangelo

Non abbiate paura di quelli che

uccidono il corpo.

Dal Vangelo secondo Matteo (10,24-33) anno pari.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:

«Un discepolo non è più grande del maestro,

né un servo è più grande del suo signore;

è sufficiente per il discepolo diventare

come il suo maestro e per il servo come

il suo signore.

Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di

casa, quanto più quelli della sua famiglia!

Non abbiate dunque paura di loro, poiché

nulla vi è di nascosto che non sarà svelato

né di segreto che non sarà conosciuto.

Quello che io vi dico nelle tenebre voi

ditelo nella luce, e quello che ascoltate

all'orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.

E non abbiate paura di quelli che uccidono

il corpo, ma non hanno potere di uccidere

l'anima; abbiate paura piuttosto di colui che

ha il potere di far perire nella Geènna e

l'anima e il corpo.

Due passeri non si vendono forse per un soldo?

Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra

senza il volere del Padre vostro.

Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati.

Non abbiate dunque paura: voi valete più

di molti passeri!

Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli

uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al

Padre mio che è nei cieli; chi invece mi

rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo

rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Quando Matteo scrive il suo Vangelo,

probabilmente si sta già vivendo ciò che

Gesù aveva predetto, senza grandi difficoltà

profetiche vista l’aria che tirava!

Dopo la rivolta giudaica e il successivo

intervento di Roma, Gerusalemme viene

distrutta e il tempio raso al suolo; la classe

sacerdotale, fuggita in Galilea, raduna le

forze rimaste e inveisce contro i romani

e contro i seguaci del Nazareno.

Così, d’improvviso, quella che era

considerata una costola della fede ebraica

si vede espulsa dalla sana dottrina,

proprio da quella classe sacerdotale e da

quei farisei che tanto duramente erano

stati contestati dalla predicazione di Gesù.

I cristiani si ritrovano ad essere ‘scomunicati’

dalla parte ufficiale del giudaismo e

perseguitati dai romani, in quanto ebrei.

Davanti a tale doppia catastrofe, le parole

del Maestro e l’invito a non avere paura

di chi può uccidere il corpo ma non l’anima,

acquistano una attualità indesiderata.

Anche noi, oggi, corriamo il rischio di

subire qualche pressione o qualche presa

in giro perché viviamo la fede con serietà

e passione; non va di moda, oggi,

essere cattolici.

Se davvero viviamo il Vangelo fino in

fondo, ci può capitare di fare delle scelte

non sempre capite o condivise, per questo

abbiamo bisogno di tanta preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento