Della 15° settimana del Tempo Ordinario.
Santa Marcellina,
vergine.
Prima Lettura
Può forse vantarsi
la scure contro
chi se ne serve per
tagliare?
Dal libro del profeta
Isaìa (10,5-7.13-16)
Così dice il Signore: Oh!
Assiria, verga
del mio furore, bastone
del mio sdegno!
Contro una nazione
empia io la mando e
la dirigo contro un
popolo con cui sono
in collera, perché lo
saccheggi, lo depredi
e lo calpesti come
fango di strada.
Essa però non pensa
così e così non
giudica il suo cuore, ma
vuole distruggere
e annientare non poche
nazioni.
Poiché ha detto: «Con
la forza della mia
mano ho agito e con la
mia sapienza,
perché sono
intelligente; ho rimosso i
confini dei popoli e
ho saccheggiato i
loro tesori, ho abbattuto
come un eroe
coloro che sedevano
sul trono.
La mia mano ha
scovato, come in un
nido, la ricchezza dei
popoli.
Come si raccolgono le
uova abbandonate,
così ho raccolto tutta
la terra.
Non vi fu battito
d'ala, e neppure becco
aperto o pigolìo».
Può forse vantarsi la
scure contro chi se
ne serve per tagliare o
la sega insuperbirsi
contro chi la
maneggia?
Come se un bastone
volesse brandire chi
lo impugna e una verga
sollevare ciò che
non è di legno!
Perciò il Signore, Dio
degli eserciti,
manderà una peste
contro le sue più valide
milizie; sotto ciò che
è sua gloria arderà
un incendio come
incendio di fuoco.
Parola di Dio.
Vangelo
Hai nascosto queste
cose ai sapienti
e le hai rivelate
ai piccoli.
Dal Vangelo secondo
Matteo (11,25-27) anno pari.
In quel tempo, Gesù
disse: «Ti rendo lode,
Padre, Signore del
cielo e della terra,
perché hai nascosto
queste cose ai sapienti
e ai dotti e le hai
rivelate ai piccoli.
Sì, o Padre, perché
così hai deciso nella
tua benevolenza.
Tutto è stato dato a
me dal Padre mio;
nessuno conosce il
Figlio se non il Padre,
e nessuno conosce il
Padre se non il Figlio
e colui al quale il
Figlio vorrà rivelarlo».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Corazim e Betsaida rifiutano il Vangelo,
così come fanno i devoti farisei,
i sapienti
scribi e i presuntuosi
conservatori.
Chi accoglie l’annuncio, invece,
sono
i poveri, i reietti, gli
ignoranti,
normalmente guardati con
disprezzo
dalla classe sacerdotale del
paese.
Gesù è stupito di questa novità,
non si
capacita del rifiuto del suo
popolo, ma si
consola dell’accoglienza che gli
riservano
gli umili, e si compiace col
Padre, esulta
nello Spirito, dà lode al Dio di
Israele.
Che bello, amici!
Se, nella vita, sono gli
arroganti a vincere,
gli splendidi, i sani, i senza
scrupoli,
i presuntuosi, nel Regno, invece,
capiscono
tutto gli sconfitti, i perdenti,
i miseri.
Non perché tali, ma perché aperti
e
disponibili all’annuncio di Dio,
perché
spogliati da ogni attesa, da ogni
malizia.
Anche noi, guardandoci attorno,
diamo
lode al Padre perché ha rivelato
a noi,
miseri, l’assoluto del Regno.
E sia l’attenzione agli ultimi la
cifra che
caratterizza le nostre
parrocchie,
i nostri movimenti.
E chiediamo per noi la semplicità
del
cuore, l’umiltà, per potere,
anche noi,
fare esperienza della beatitudine
nello
Spirito e far gioire il Signore
Gesù per
la nostra conversione, aiutandoci
con la preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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