venerdì 28 giugno 2024

Il Vangelo del Sabato 29 Giugno 2024

 

Della 12° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Pietro e Paolo, Apostoli.

Prima Lettura

Ora so veramente che il Signore mi

ha strappato dalla mano di Erode.

Dagli Atti degli Apostoli (12,1-11)

In quel tempo il re Erode cominciò a

perseguitare alcuni membri della Chiesa.

Fece uccidere di spada Giacomo,

fratello di Giovanni.

Vedendo che ciò era gradito ai Giudei,

fece arrestare anche Pietro.

Erano quelli i giorni degli Àzzimi.

Lo fece catturare e lo gettò in carcere,

consegnandolo in custodia a quattro

picchetti di quattro soldati ciascuno,

col proposito di farlo comparire davanti

al popolo dopo la Pasqua.

Mentre Pietro dunque era tenuto in carcere,

dalla Chiesa saliva incessantemente a Dio

una preghiera per lui.

In quella notte, quando Erode stava per

farlo comparire davanti al popolo, Pietro,

piantonato da due soldati e legato con due

catene, stava dormendo, mentre davanti

alle porte le sentinelle custodivano il carcere.

Ed ecco, gli si presentò un angelo del

Signore e una luce sfolgorò nella cella.

Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e

disse: «Àlzati, in fretta!».

E le catene gli caddero dalle mani.

L'angelo gli disse: «Mettiti la cintura

e légati i sandali».

E così fece.

L'angelo disse: «Metti il mantello e seguimi!».

Pietro uscì e prese a seguirlo, ma non si

rendeva conto che era realtà ciò che stava

succedendo per opera dell'angelo: credeva

invece di avere una visione.

Essi oltrepassarono il primo posto di

guardia e il secondo e arrivarono alla

porta di ferro che conduce in città; la

porta si aprì da sé davanti a loro.

Uscirono, percorsero una strada e a un

tratto l'angelo si allontanò da lui.

Pietro allora, rientrato in sé, disse: «Ora

so veramente che il Signore ha mandato

il suo angelo e mi ha strappato dalla mano

di Erode e da tutto ciò che il popolo dei

Giudei si attendeva».

Parola di Dio.

 

Salmo Responsoriale dal Sal 33 (34)

Ripetiamo. Il Signore mi ha

liberato da ogni paura.

 

Benedirò il Signore in ogni tempo,

sulla mia bocca sempre la sua lode.

Io mi glorio nel Signore:

i poveri ascoltino e si rallegrino. R.

 

Magnificate con me il Signore,

esaltiamo insieme il suo nome.

Ho cercato il Signore: mi ha risposto

e da ogni mia paura mi ha liberato. R.

 

Guardate a lui e sarete raggianti,

i vostri volti non dovranno arrossire.

Questo povero grida e il Signore lo

ascolta, lo salva da tutte le sue angosce. R.

 

L'angelo del Signore si accampa

attorno a quelli che lo temono, e li libera.

Gustate e vedete com'è buono il Signore;

beato l'uomo che in lui si rifugia. R.

 

Seconda Lettura

Ora mi resta soltanto la corona di giustizia.

Dalla seconda lettera di san Paolo

apostolo a Timòteo (4,6-8.17-18)

Figlio mio, io sto già per essere versato

in offerta ed è giunto il momento che io

lasci questa vita.

Ho combattuto la buona battaglia, ho

terminato la corsa, ho conservato la fede.

Ora mi resta soltanto la corona di giustizia

che il Signore, il giudice giusto, mi

consegnerà in quel giorno; non solo a me,

ma anche a tutti coloro che hanno atteso

con amore la sua manifestazione.

Il Signore però mi è stato vicino e mi ha

dato forza, perché io potessi portare a

compimento l'annuncio del Vangelo e

tutte le genti lo ascoltassero: e così fui

liberato dalla bocca del leone.

Il Signore mi libererà da ogni male e mi

porterà in salvo nei cieli, nel suo regno;

a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Parola di Dio.

 

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

 

Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò

la mia Chiesa e le potenze degli inferi

non prevarranno su di essa. (Mt 16,18)

 

Alleluia, alleluia.

 

Vangelo

Tu sei Pietro, a te darò le chiavi

del regno dei cieli.

Dal Vangelo secondo Matteo (16,13-19) anno pari.

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione

di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi

discepoli: «La gente, chi dice che sia il

Figlio dell'uomo?».

Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il

Battista, altri Elìa, altri Geremìa o

qualcuno dei profeti».

Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?».

Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo,

il Figlio del Dio vivente».

E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone,

figlio di Giona, perché né carne né sangue

te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che

è nei cieli.

E io a te dico: tu sei Pietro e su questa

pietra edificherò la mia Chiesa e le

potenze degli inferi non prevarranno

su di essa.

A te darò le chiavi del regno dei cieli:

tutto ciò che legherai sulla terra sarà

legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai

sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Oggi vogliamo riscoprire la grandezza di

questo apostolo, Paolo, appunto, l’attualità

del suo annuncio, la forza della sua

predicazione, la necessità di avere ancora,

in mezzo a noi, apostoli della sua stoffa!

Oggi è la festa di Pietro e di Paolo, del

nostro passato, del dono della custodia

e dell’annuncio della fede.

Pietro e Paolo; così diversi, così

straordinariamente diversi!

Il pescatore di Cafarnao, uomo semplice

e rozzo, entusiasta e irruente, generoso

e fragile e l’intellettuale raffinato,

lo zelante persecutore, il convertito

divorato dalla passione.

Nulla avrebbe potuto mettere insieme

due persone diverse.

Nulla. Solo Cristo.

Pietro, anzitutto; Pietro il pescatore di

Cafarnao, uomo rude e semplice, di

grande passione e istinto, Pietro che

segue il Maestro con irruenza, poco

abituato alle sottili disquisizioni

teologiche, Pietro che ama profondamente

Gesù, che ne scruta i passi, Pietro il

generoso e che pure sa poco di

diplomazia e il più delle volte interviene

grossolanamente e a sproposito.

Pietro che viene scelto, proprio lui, non

Giovanni il mistico, per essere il capo del

gruppo, per garantire nella fede i fratelli.

E Paolo, così diverso da Pietro, Paolo lo

studioso, l’intellettuale, il polemico,

il credente intransigente e fanatico che

si trova per terra davanti alla luce del

Nazareno, ci ricorda l’ardore della fede,

l’ansia dell’annuncio, il dono del carisma,

il fuoco dello Spirito.

Senza di lui il cristianesimo sarebbe

rimasto chiuso nell’angusto spazio

dell’esperienza di Israele, grazie a Paolo

le mura sono state abbattute, grazie a lui e

alla sua forza il Vangelo ha travalicato la

storia, ringraziamoli, perciò, con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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