lunedì 13 maggio 2024

Il Vangelo del Martedì 14 Maggio 2024

 

Della 7° settimana del Tempo Ordinario.

San Mattia, apostolo.

Prima lettura.

La sorte cadde su Mattia, che fu

associato agli undici apostoli.

Dagli Atti degli Apostoli (1,15-17.20-26)

In quei giorni Pietro si alzò in mezzo ai

fratelli-il numero delle persone radunate

era di circa centoventi-e disse: «Fratelli,

era necessario che si compisse ciò che

nella Scrittura fu predetto dallo Spirito Santo

per bocca di Davide riguardo a Giuda,

diventato la guida di quelli che

arrestarono Gesù.

Egli infatti era stato del nostro numero

e aveva avuto in sorte lo stesso nostro

ministero.

Sta scritto infatti nel libro dei Salmi: "La

sua dimora diventi deserta e nessuno vi

 abiti", e: "Il suo incarico lo prenda un altro".

Bisogna dunque che, tra coloro che sono

stati con noi per tutto il tempo nel quale

il Signore Gesù ha vissuto fra noi,

cominciando dal battesimo di Giovanni

fino al giorno in cui è stato di mezzo a noi

assunto in cielo, uno divenga testimone,

insieme a noi, della sua risurrezione».

Ne proposero due: Giuseppe, detto

Barsabba, soprannominato Giusto,

e Mattia.

Poi pregarono dicendo: «Tu, Signore,

che conosci il cuore di tutti, mostra

quale di questi due tu hai scelto per

prendere il posto in questo ministero

e apostolato, che Giuda ha abbandonato

per andarsene al posto che gli spettava».

Tirarono a sorte fra loro e la sorte cadde su

Mattia, che fu associato agli undici apostoli.

Parola di Dio.

Vangelo.

Non vi chiamo più servi, ma vi ho

chiamato amici.

Dal Vangelo secondo Giovanni (15,9-17) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi

discepoli: «Come il Padre ha amato me,

anche io ho amato voi.

Rimanete nel mio amore.

Se osserverete i miei comandamenti,

rimarrete nel mio amore, come io ho

osservato i comandamenti del Padre

mio e rimango nel suo amore.

Vi ho detto queste cose perché la mia

gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

Questo è il mio comandamento: che vi

amiate gli uni gli altri come io ho amato voi.

Nessuno ha un amore più grande di questo:

dare la sua vita per i propri amici.

Voi siete miei amici, se fate ciò che io

vi comando.

Non vi chiamo più servi, perché il servo

non sa quello che fa il suo padrone; ma vi

ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho

udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi.

Non voi avete scelto me, ma io ho scelto

voi e vi ho costituiti perché andiate e

portiate frutto e il vostro frutto rimanga;

perché tutto quello che chiederete al

Padre nel mio nome, ve lo conceda.

Questo vi comando: che vi amiate

gli uni gli altri».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Dopo più di venti secoli di storia cristiana,

il criterio per essere riconosciuti come

discepoli di Cristo, è sempre lo stesso; l’amore.

Quante catechesi interessanti diventano

improvvisamente inefficaci, quando sono

smentite dalla mancanza di amore e di

stima reciproca tra cristiani.

Dunque, c’è da correre ai ripari; è molto

improbabile che gli altri possano dare

ascolto alle nostre parole, se poi non

vedono in noi, amore verso le persone

a noi più vicine; i nostri parenti, i nostri

amici, i nostri colleghi di lavoro.

È da lì che comincia la vera evangelizzazione

e anche la nostra conversione, chiedendo

aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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